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Morì durante il servizio di leva nel 1995

"Chiedo la verità sulla morte di mio figlio Lorenzo"

Francesco Miccoli, padre di Lorenzo, da anni conduce la sua battaglia legale per chiedere giustizia. Quello che vedete nella foto è il suo Lorenzo. A questa pagina web alleghiamo la documentazione che il padre ha chiesto di pubblicare su PeaceLink.
24 marzo 2019
Fonte: Archivio Lorenzo Miccoli

Lorenzo Miccoli

Lorenzo Miccoli è morto in circostanze inquietanti durante il servizio di leva nel 1995.

Francesco Miccoli da anni conduce la sua battaglia legale per reclamare giustizia.

Quello che vedete nella foto è il suo Lorenzo, deceduto giovanissimo a Pesaro.

A questa pagina web alleghiamo la documentazione che il padre ha chiesto di pubblicare su PeaceLink.

Ad oggi il papà del giovane militare accusa i vertici dell’ospedale che all'epoca avrebbero dovuto curare il figlio Lorenzo.

Francesco Miccoli, aiutato da un senegalese che lo ha accompagnato sino a Pesaro, il 3 marzo scorso ha distribuito i volantini chiedendo che venga accertata la verità, a ventiquattro anni esatti dal quel dolore immenso. Chiede di accertare la condotta dello staff medico che curò suo figlio.

«Non mi arrenderò mai», ha ribadito Miccoli a chi gli chiedeva conto della protesta. 

Militare morto a Pesaro, sit-in padre

Francesco Miccoli di Taranto chiede riaprire caso figlio 20enne

Francesco Miccoli davanti al tribunale di Pesaro il 3 marzo 2019

(ANSA) - PESARO, 2 MARZO 2019 - Protesta silenziosa davanti al tribunale di Pesaro da parte di Francesco Miccoli, 64 anni di Taranto, ex artigiano, con distribuzione di volantini, aiutato da un giovane senegalese. Miccoli è il padre di Lorenzo, militare morto a 20 anni Pesaro il 2 marzo del 1995 per leucemia acuta nel reparto di Ematologia dell'ospedale pesarese diretto allora dal prof. Guido Lucarelli. Il certificato medico parlò di spappolamento del fegato con transaminasi arrivate a 25mila quando il valore medio è di 40. A 24 anni dalla morte del figlio e dopo sei archiviazioni dell'indagine, Francesco non si arrende, vuole far riaprire il caso e presentare una nuova istanza perché venga riesumata la salma e si accerti che Lorenzo è morto per aver avuto una dose massiccia di medicinali che lo hanno ucciso. Accusa i vertici ospedalieri del tempo e chiede di accertare la negligenza e imperizia dello staff medico che curò suo figlio. "Non mi arrenderò mai", ha ribadito Miccoli, pronto anche a intraprendere una causa civile.

Note: Come è consuetudine in questi casi, è concesso il diritto di replica. Per esercitarlo, basta cliccare su https://www.peacelink.it/peacelink/diritto-di-replica oppure scrivere una email alla PEC associazione.peacelink@pec.it

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