Appello per il disarmo di papa Francesco
Città del Vaticano – Nuovo accorato appello del Papa per il disarmo e per lo stop allo sviluppo di armi biologiche. L’appello chiama in causa anche gli scienziati. “Lo scoppio della pandemia, nel più ampio contesto del riscaldamento globale, la crisi ecologica e la drammatica perdita di biodiversità, rappresenta un appello alla nostra famiglia umana a ripensare il proprio corso, a pentirsi e ad intraprendere una conversione ecologica“, scrive il Papa in un messaggio alla plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze riunita in Vaticano.
Bergoglio invita a riflettere sui rischi legati alla sopravvivenza dell’umanità senza un cambio di rotta: “Per quanto grande possa essere la responsabilità dei politici, essa non esime gli scienziati dal riconoscere le proprie responsabilità etiche nello sforzo di fermare non solo la produzione, il possesso e l’uso di armi nucleari, ma anche lo sviluppo di armi biologiche, con il loro potenziale di devastare civili innocenti e addirittura interi popoli“.
“La pandemia ha portato alla luce non solo le nostre false sicurezze, ma anche l’incapacità dei paesi del mondo di lavorare insieme“, aggiunge poi il Papa. “Nonostante tutta la nostra iperconnettività, – osserva Bergoglio-abbiamo assistito a una frammentazione che ha reso più difficile risolvere i problemi che ci riguardano tutti. E significativo, quindi, che questa Sessione Plenaria virtuale dell’Accademia riunisca un certo numero di diverse discipline scientifiche; in questo senso, offre un esempio di come le sfide della crisi Covid-19 dovrebbero essere affrontate attraverso sforzi coordinati al servizio dell’intera famiglia umana”.
“I vostri sforzi – conclude Francesco -sono in gran parte concentrati sullo studio di nuovi percorsi immunologici e immunochimici per attivare i meccanismi di difesa del corpo o fermare la proliferazione di cellule infette. Si sta anche studiando altri trattamenti specifici, compresi i vaccini attualmente in fase di sperimentazione negli studi clinici. Come sappiamo, il virus, colpendo la salute delle persone, ha colpito anche l’intero tessuto sociale, economico e spirituale della società, paralizzando i rapporti umani, il lavoro, la produzione, commercio e anche molte attività spirituali”.
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