Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

Il Pentagono finalmente ammette l’«orribile errore»

Il drone americano a Kabul ha fatto una strage di civili

Un missile americano il 29 agosto ha ucciso 10 persone innocenti. Zamarai Ahmadi, obiettivo del drone, lavorava per una organizzazione umanitaria Usa. Non trasportava esplosivo, ma «taniche d’acqua per la sua famiglia». Il generale Mark Milley aveva inizialmente definito l’attacco «giusto».
19 settembre 2021
Marina Catucci
Fonte: Il Manifesto 19.9.2021

Drone militare

L’esercito americano ha ammesso che l’attacco dei droni del 29 agosto a Kabul, in cui sono morti 10 civili afgani, tra cui 7 bambini, è stato un «orribile errore» e che era stato condotto, a seguito di numerosi calcoli errati, da comandanti certi che un operatore umanitario stesse trasportando esplosivi nella sua auto.
Questa ammissione segna una brusca inversione di narrativa rispetto a quella sostenuta fino ad ora, e annulla la precedente dichiarazione del Pentagono in cui si insisteva sul fatto che l’operazione avesse impedito un imminente attacco suicida contro le forze statunitensi.

IN REALTÀ, il conducente dell’auto, Zamarai Ahmadi, non trasportava esplosivo, ma «taniche d’acqua per la sua famiglia», riporta il Washington Post. Dopo essersi fermato vicino a un edificio sospettato di essere un rifugio dell’Isis-k, e aver fatto delle commissioni, l’uomo alla guida mentre tornava a casa è stato seguito da un drone armato. «Era padre di quattro figli – ha raccontato al WaPo il fratello della vittima – e aveva una tradizione con loro: usciva dall’auto e lasciava che i figli finissero di parcheggiare».

POCHI MINUTI dopo l’arrivo di Ahmadi, il comandante ha sparato un singolo missile Hellfire contro il veicolo, distruggendolo. «L’operatore del drone non ha visto i bambini quando il missile è stato lanciato, ma mentre era già in volo si potevano vedere 3 bambini, proprio mentre il missile colpiva» ha detto il generale Frank McKenzie, capo del comando centrale degli Stati Uniti,
La notizia arriva mentre l’amministrazione Biden è sempre in mezzo alle critiche per come ha gestito il ritiro Usa dall’Afghanistan, e una settimana dopo la pubblicazione di un’indagine del New York Times in cui si rivelava che l’obiettivo colpito dal drone lavorava per un’organizzazione umanitaria americana.

IL GENERALE Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, all’inizio di settembre aveva definito l’attacco «giusto». Venerdì ha riconosciuto l’errore, definendo il raid americano «straziante» e «un’orribile tragedia di guerra», ma che deve essere valutata «nel contesto della situazione sul campo». Milley ha ricordato che pochi giorni prima un attentato suicida dell’Isis-k aveva ucciso 13 militari statunitensi e più di 100 civili. Nelle 48 ore precedenti al raid, i militari Usa avevano «un corposo report dell’intelligence» dove si parlava di un altro attacco programmato dall’Isis-k servendosi di una Toyota Corolla bianca: la stessa macchina di Ahmadi. Su questa base i militari Usa avevano iniziato a sorvegliare la sua auto, e ad osservarne i movimenti per 8 ore.

L’ATTACCO con il drone è stato eseguito alle 16,53, orario in cui i militari avevano stabilito che ci sarebbe stato poco potenziale di vittime civili, ha detto McKenzie. Quella valutazione si è rivelata sbagliata, ha riconosciuto il generale, che si è rifiutato di dire se ci saranno conseguenze disciplinari per qualcuno, sottolineando che l’indagine è ancora in corso.

Articoli correlati

  • David McBride, un nuovo caso Assange
    MediaWatch
    Cosa possiamo fare per lui

    David McBride, un nuovo caso Assange

    In questa pagina web puoi leggere la storia di questo coraggioso avvocato militare australiano che ha denunciato i crimini di guerra in Afghanistan. E' stato condannato per aver obbedito alla sua coscienza e rivelato la verità.
    22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Contro l'apartheid di genere in Afghanistan e la persecuzione delle donne hazara
    Pace
    Sit organizzato dall'Associazione socioculturale Newroz

    Contro l'apartheid di genere in Afghanistan e la persecuzione delle donne hazara

    Gli Hazara sono un popolo nativo dell'Afghanistan e costituiscono più di un quarto della popolazione. Sono più di centotrenta anni che vengono massacrati nella loro patria; le loro terre sono state confiscate e sono stati sfrattati con la forza dalle loro case con omicidi mirati.
    25 gennaio 2024 - Patrizia Sterpetti
  • Rivelò crimini di guerra in Afghanistan: lo stanno processando
    Conflitti
    Si tratta dell'ex-avvocato militare australiano David McBride

    Rivelò crimini di guerra in Afghanistan: lo stanno processando

    L’ultima udienza è si è tenuta il 12 novembre 2023. Mentre entrava in tribunale McBride ha dichiarato: “Oggi servo il mio Paese”. Rischia fino a 50 anni di carcere ma rivendica di aver agito nell'interesse pubblico rivelando azioni criminali. Organizziamo un'azione di sostegno dall'Italia?
    16 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
  • Schede
    Whistleblower

    David William McBride

    David William McBride è un informatore australiano ed ex maggiore dell'esercito britannico ed avvocato dell'esercito australiano. Dal 2014 al 2016 McBride ha fornito all'Australian Broadcasting Corporation (ABC) informazioni sui crimini di guerra commessi dai soldati australiani in Afghanistan.
    16 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)