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ICAN e un futuro senza armi nucleari, tre giorni di formazione a Hiroshima per giovani attivisti

G7 2023 a Hiroshima, si parlerà davvero di disarmo nucleare?

Il Giappone rinforza spesa militare e basi USA sul suo territorio mentre parla di pace e disarmo nucleare. Gli Hibakusha: "Perché il nostro governo non firma il TPNW? La nostra Costituzione confida in chi ama la pace"
Maria Pastore22 febbraio 2023

Fumio Kishida, Primo Ministro del Giappone

Il Giappone detiene la presidenza del G7 di quest'anno e la città simbolo Hiroshima ospiterà il vertice a maggio.

Il vertice del G7 è un Forum internazionale che si tiene annualmente tra i leader di Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Giappone, Italia e Canada.


Il primo ministro Fumio Kishida nel suo messaggio di inaugurazione ha annoverato la non-proliferazione e il disarmo nucleare tra le sfide che la comunità internazionale deve affrontare, rassicurando che i G7 sostengono lo stato di diritto e respingono fermamente qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo con la forza. 

L'impegno di Kishida per il disarmo nucleare
Il primo ministro giapponese l'1 agosto 2022 ha partecipato alla 10a Conferenza di revisione delle Parti del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP), a settembre alla riunione di alto livello degli Amici del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), a dicembre a Hiroshima ha accolto il Gruppo internazionale di personalità eminenti (IGEP) dove Stati dotati di armi nucleari e Stati senza, leader politici in carica ed ex, al di là delle rispettive posizioni nazionali si impegnano nel percorso concreto verso la realizzazione di un mondo senza armi nucleari.

"L'impegno con gli Stati dotati di armi nucleari rimane necessario per cambiare la realtà attuale"
Fumio Kishida, Primo Ministro del Giappone

Eppure a dicembre il Giappone ha approvato un piano di spese raddoppiato per la difesa del 2023-2027, l'acquisto di armi nuove e potenti tra cui 500 missili Tomahawk di produzione statunitense, un dispiegamento di forze militari statunitensi più efficaci sul suo territorio, per la difesa spaziale e l'intelligenza artificiale. 

Nel sito della Campagna ICAN troviamo informazioni preziose su tutti gli Stati e la loro posizione rispetto alle armi nucleari. Lì è scritto che il Giappone fino al 2018 ha votato contro l'adozione del TPNW e che rientra tra i sostenitori di armi nucleari perché la sua difesa militare è tenuta dagli USA che le armi nucleari le possiede anche fuori dal suo territorio, in Turchia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio. Nella pagina dedicata agli USA troviamo che "nell'ottobre 2020 – con l'imminente entrata in vigore del TPNW – gli Stati Uniti hanno invitato gli Stati membri della NATO che avevano già ratificato il Trattato a ritirare il loro sostegno."

Forse il tassello che fa chiarezza in tutto questo sta nella dichiarazione di Kishida "l'impegno con gli Stati dotati di armi nucleari rimane necessario per cambiare la realtà attuale".


Russia 5977 armi nucleari, non ha ancora firmato il TPNW 
Stati Uniti  5428 armi nucleari, non ha ancora firmato il TPNW
Cina 350 armi nucleari,   non ha ancora firmato il TPNW
Francia  290 armi nucleari,   non ha ancora firmato il TPNW 
Regno Unito  225 armi nucleari,   non ha ancora firmato il TPNW 
Pakistan  165 armi nucleari,   non ha ancora firmato il TPNW
India  160 armi nucleari,   non ha ancora firmato il TPNW
Israele  90 armi nucleari,     non ha ancora firmato il TPNW
Nord Corea  20 armi nucleari,     non ha ancora firmato il TPNW
dati dal sito Countries with nuclear weapons - ICAN (icanw.org)



Questo Summit è organizzato da ICAN e sponsorizzato dal Centro per la Pace dell'Università di Hiroshima (CPHU), ANT-Hiroshima, Soka Gakkai International (SGI), Peace Boat.
Si svolge nell'ambito del 75° anniversario dell'Università di Hiroshima.

Proprio a Hiroshima e in collaborazione con la sua Università, dal 25 al 27 aprile si svolgerà un summit aperto a giovani attivisti di tutto il mondo interessati alla Campagna ICAN. Esperti legali, fisici, politologi, economisti metteranno a disposizione delle future generazioni gli strumenti più efficaci per costruire politiche di disarmo nucleare e di pace. Gli attivisti avranno anche l'opportunità rara nella vita di incontrare di persona gli Hibakusha, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. 

Qui riporto alcuni passaggi del documento presentato da Hidankyo Hibakusha Organization al 1° meeting del TPNW tenutosi a Vienna nel mese di giugno 2022. Parole commoventi e lucide alle quali lascio la conclusione dell'articolo.

<<Le bombe atomiche distrussero le città di Hiroshima e Nagasaki in un istante, portando a una morte disumana tantissime persone. Foto e illustrazioni dal Museo della Pace di Hiroshima
[...] Gli hibakusha non potevano sopportare l'esperienza di quel giorno, non riuscivano a parlarne. L'ansia e l'angoscia continueranno per tutta la vita. Per più di 10 anni dopo i bombardamenti atomici, le forze di occupazione hanno sviato le ricerche e la copertura mediatica sui danni causati dall'atomica. Il governo giapponese abbandonò gli Hibakusha e le altre vittime della guerra, non prese alcun provvedimento.
[...] A nome degli Hibakusha, vorremmo impegnarci con i popoli del mondo per l'abolizione delle armi nucleari e vivere per creare un mondo di pace. Gli esseri umani non possono coesistere con la bomba atomica che è il male assoluto, dobbiamo salvare l'umanità dalla distruzione delle armi nucleari.
[...] Nel 1947, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il popolo giapponese ha adottato la sua Costituzione, che dichiarava: "Noi, il popolo giapponese, desideriamo la pace per tutti i tempi e abbiamo deciso di preservare la nostra sicurezza e la nostra esistenza, confidando nella giustizia e nella fede dei popoli del mondo amanti della pace" (Preambolo) e "rinunciamo per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia o all'uso della forza come mezzo per risolvere le controversie internazionali".
[...] Perché il governo giapponese non firma e ratifica il TPNW? Il motivo è che il governo giapponese rifiuta di riflettere sulle sue guerre passate, e pretende che tutti i cittadini giapponesi debbano sopportare qualsiasi sacrificio causato dalle guerre del loro Paese. Nel 1980, la Conferenza per le vittime delle bombe atomiche ha emesso un parere secondo il quale tutti i cittadini devono sopportare i sacrifici causati dalla guerra, siano essi fisici e materiali, corpi e proprietà, come 'sacrifici generali' fatti dall'intera nazione in una situazione
di emergenza come la guerra". La "teoria della resistenza" è una teoria che afferma e promuove la guerra, il che è contrario alla Costituzione.
[...] Il governo giapponese ha una politica di base che consiste nel rimanere sotto l'ombrello nucleare degli Stati Uniti e di promuovere la "deterrenza nucleare". Per questo motivo il governo non ha firmato o ratificato il TPNW, contrariamente alla volontà della stragrande maggioranza del popolo giapponese>>.

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