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Effects of Nuclear War on Health and Health Services

Questo report è adesso disponibile. Fu redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1983 dopo studi scientifici sugli effetti catastrofici di un conflitto nucleare.
13 giugno 2024

La follia nucleare...

Quasi scaturito dai ricordi della Guerra Fredda il documento “Effects of Nuclear War on Health and Health Services” adesso riproposto online dal sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Venne redatto dall’OMS in seguito alla richiesta della World Health Assembly di creare un Comitato, leggiamo dall’introduzione, “per studiare il contributo che l’OMS potrebbe dare all’attuazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite sul rafforzamento della pace, della distensione e del disarmo e sulla prevenzione dei conflitti termonucleari”. Contributo che si concretizzò nella pubblicazione, nel 1983, di un rapporto composto dal citato gruppo internazionale di esperti nelle scienze mediche e sanità pubblica.

Ulteriori studi vennero aggiunti, arrivando poi nel 1987 alla seconda edizione del report.

E c’è quasi una sorta di fredda descrizione nell’elaborazione scientifica degli effetti di una deflagrazione atomica sugli esseri viventi e sull’ambiente. Dal fallout radioattivo agli effetti termici, elettromagnetici e d’impatto cinetico, con confronti, tabelle e rappresentazioni grafiche esplicative. 

“Una guerra nucleare può scatenarsi per errore, dall’evoluzione di un conflitto convenzionale, o per deliberata volontà politica”. La differenza rispetto alle armi convenzionali non è solo in termini di potenza della deflagrazione e si riassume nelle conseguenze che lo stesso report descrive, quasi ordinandole nella loro tempistica, dall’effetto immediato e fino allo sconvolgimento ambientale degli anni a venire. E quindi:

  • Effetto cinetico immediato dell’esplosione
  • Onda termica
  • Incendi su vaste aree
  • Radiazioni iniziali (neutroni e raggi gamma)
  • Effetti elettromagnetici intensi
  • Ricaduta radioattiva
  • Cambiamenti climatici
  • Altre conseguenze ambientali

La documentazione scientifica rimane nel dettaglio molto approfondita e sicuramente non alla portata del lettore che ne vedrebbe la destinazione ad uso esclusivo degli “addetti ai lavori”. Ma molto di quanto riportato scaturisce dal grande numero di test nucleari che fin dal 1945 ha provocato gravi danni al pianeta e conseguenze tragiche alle popolazioni coinvolte, ed è anche questo che riallaccia l’allora report con le minacce del tempo presente.

Quanto è stata valida finora la deterrenza? Quando i numerosi incidenti o “quasi incidenti” (quasi mai riportati dai media) hanno portato più volte l’umanità sulla soglia dell’olocausto; quando la stessa politica della minaccia reciproca sta rapidamente dando il passo all’idea che, dopotutto, un ordigno “tattico” sarebbe comunque utilizzabile; quando è da supporre che gli stessi governanti, e forse anche qualche membro dei vertici militari, non siano del tutto consapevoli della portata di un simile conflitto anche se possibilmente “limitato”?

E’ urgente, è tremendamente urgente, spingere i vertici politici e militari alla profonda revisione delle proprie convinzioni!

Un appello a rafforzare gli sforzi dell’IPPNW per la prevenzione della guerra nucleare

IPPNW International Council – June 8, 2024

(traduzione dal documento originale)

“Alla luce delle crescenti tensioni geopolitiche e del crescente rischio di un conflitto nucleare, è imperativo che l’IPPNW intensifichi i suoi sforzi per prevenire la guerra nucleare. L’attuale situazione globale, in particolare le guerre in Ucraina e Gaza e le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, sottolineano la necessità di una valutazione delle nostre strategie e azioni.

Urgenza della situazione: la minaccia di una guerra nucleare non è una possibilità lontana; è un pericolo reale e immediato. I recenti sviluppi hanno evidenziato la fragilità della pace globale e il potenziale di un’escalation catastrofica. Sebbene la campagna per l’abolizione delle armi nucleari sia cruciale, non è sufficiente nella situazione attuale. In quanto organizzazione dedita alla prevenzione della guerra nucleare, dobbiamo rispondere a questo rischio accresciuto con rinnovato vigore e attenzione strategica.

Azioni proposte:

  1. Maggiore supporto e consapevolezza pubblica:
  • Campagne educative: sebbene gli attuali sforzi educativi siano significativi, è necessario espandere e intensificare queste campagne per raggiungere un pubblico più ampio ed enfatizzare i rischi immediati di un conflitto nucleare.
  • Coinvolgimento dei media: continuare e aumentare i nostri sforzi nel coinvolgere i media internazionali per evidenziare l’urgenza della situazione e sostenere un’azione immediata.
  1. Alleanze e partenariati strategici:
  • Collaborazione con organizzazioni per la pace: rafforzare ed espandere le partnership con altre organizzazioni per la pace e il disarmo per creare un fronte più unito e potente contro la minaccia della guerra nucleare.
  • Impegno governativo: aumentare l’impegno diretto con i governi e gli organismi internazionali per sostenere misure di allentamento dell’escalation e la prevenzione dei conflitti nucleari.
  1. Sostegno al cessate il fuoco, agli sforzi diplomatici e ai negoziati di pace:
  • Sostegno ai negoziati e al cessate il fuoco: promuovere e contribuire attivamente allo sviluppo di quadri di cessate il fuoco e approcci negoziali. o Diplomazia della società civile: utilizzare la nostra rete e le nostre competenze nella diplomazia della società civile per sostenere gli sforzi diplomatici volti a risolvere i conflitti e prevenire la loro escalation in scontri nucleari. Ciò potrebbe comportare l’organizzazione di dialoghi di pace, la facilitazione delle iniziative diplomatiche del Track II e la fornitura di analisi e raccomandazioni di esperti agli attori diplomatici.
  1. Mobilitazione delle risorse:
  • Finanziamenti per gli sforzi di prevenzione: garantire finanziamenti aggiuntivi specificatamente dedicati alle iniziative di prevenzione della guerra nucleare.
  • Mobilitazione dei volontari: mobilitare più membri e sostenitori affinché partecipino attivamente agli sforzi di prevenzione, sfruttando la nostra rete globale per ottenere il massimo impatto.

Conclusione: la prevenzione della guerra nucleare è al centro della missione dell’IPPNW. In questi tempi critici, dobbiamo adattare le nostre strategie e intensificare i nostri sforzi per affrontare le minacce immediate che dobbiamo affrontare. Implementando queste azioni proposte e basandosi sul nostro lavoro esistente, noi, l’intera federazione IPPNW, possiamo rafforzare la nostra capacità di prevenire una catastrofe nucleare e realizzare il nostro impegno per la pace e la sicurezza globali.”

Note: World Health Organization - la pagina del report: https://iris.who.int/handle/10665/39199

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