Con l'appoggio dell'estrema destra passa il nuovo patto militare fra Stati Uniti e Svezia
Il recente approvazione del Patto di Cooperazione Difensiva (DCA) tra Svezia e Stati Uniti ha suscitato un acceso dibattito all'interno del Parlamento svedese e tra la società civile. Questo accordo, che permette lo stazionamento di truppe statunitensi e l'uso di basi militari svedesi, ha portato la Svezia a fare un ulteriore passo verso un allineamento marcato con l'Occidente, dopo oltre due secoli di neutralità. Tuttavia, il processo che ha portato alla ratifica dell'accordo e i suoi contenuti hanno sollevato diverse critiche, soprattutto da parte delle forze di sinistra e dei movimenti pacifisti. Mentre l'estrema destra, con la sua forte rappresentanza parlamentare, è stata la stampella politica per questa operazione di accesso degli Stati Uniti alle basi militari svedesi.
Il voto parlamentare
L'accordo militare è stato approvato con 266 voti a favore su 349, superando così la soglia necessaria dei due terzi. A sostenerlo è stata la coalizione di centro-destra del primo ministro Ulf Kristersson, insieme a Sverigedemokraterna (Democratici svedesi) di estrema destra. Gli unici contrari sono stati i deputati dei Verdi e della Sinistra, che insieme detengono solo 42 seggi.
Il ruolo determinante dell'estrema destra
Adesso Biden, dopo il bacio alla Meloni, ha creato un rapporto anche con Sverigedemokraterna, formazione politica diretta discendente dei neonazisti svedesi. Ma cosa è Sverigedemokraterna? "Per la prima volta nella storia svedese un partito di estrema destra, nazionalista, xenofobo con origini fasciste e apertamente contrario all’immigrazione è secondo partito e fornirà un supporto esterno al governo", ha scritto Chiara Ruffa.
E così la maggioranza qualificata in parlamento (ossia il superamento dei due terzi) è ottenuta grazie al sostegno dell'estrema destra. E' stata questa formazione politica che ha consentito un cambiamento così significativo nella politica estera e di difesa della Svezia.
Critiche della Sinistra e dei Verdi
I deputati della Sinistra e dei Verdi si sono tuttavia opposti fermamente al DCA, sollevando preoccupazioni circa la perdita di sovranità e l'apertura della Svezia alle armi nucleari statunitensi. Secondo Daniel Helldén, portavoce degli ambientalisti, "l'accordo non pone limiti" alla cooperazione militare con Washington e potrebbe permettere la presenza di armi nucleari sul territorio svedese, sia in tempo di guerra che in tempo di pace. Questa possibilità viene vista come una mossa che potrebbe ridurre, piuttosto che aumentare, la sicurezza regionale, esponendo la Svezia a maggiori rischi di escalation con la Russia.
Le preoccupazioni dei pacifisti
La Società svedese per la pace e l'arbitrato, rappresentata dalla sua presidente Kerstin Bergea, ha criticato duramente l'accordo, sottolineando che, a differenza di patti simili firmati con Norvegia e Danimarca, il DCA svedese non contiene riserve contro l'introduzione o lo stazionamento di armi nucleari. Questa mancanza di chiarezza e di restrizioni specifiche alimenta i timori che la Svezia possa ospitare armi nucleari statunitensi, compromettendo ulteriormente la sua storica posizione di neutralità.
Una nuova direzione per la Svezia
L'approvazione del DCA rappresenta un cambiamento radicale per la Svezia, che ha aderito alla NATO solo lo scorso marzo. La decisione di stringere un accordo così stretto con gli Stati Uniti segna un ulteriore passo verso un impegno militare più profondo con l'alleanza occidentale, andando contro la tradizione svedese di mantenere una posizione equilibrata tra le grandi potenze. Sebbene il Ministro della Difesa Pal Jonson abbia rassicurato che "spetterà sempre alla Svezia decidere che tipo di armi ammettere" sul proprio territorio, i critici rimangono scettici e preoccupati per le implicazioni a lungo termine di questo accordo.
Conclusione
La ratifica del Patto di Cooperazione Difensiva con gli Stati Uniti segna un momento di svolta per la Svezia, con implicazioni profonde per la sua politica estera e di sicurezza. Le critiche mosse dai parlamentari di sinistra, dai Verdi e dai movimenti pacifisti evidenziano i timori per la perdita di quei valori di pace e neutralità che hanno caratterizzato la storia della Svezia.
Prompt e revisione finale a cura di Alessandro Marescotti
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