Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

La scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi è di una gravità assoluta

Appello ai pacifisti per una mobilitazione contro i nuovi euromissili

Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024
Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli

Il rischio di una guerra nucleare è serio e sta bruscamente crescendo. È necessario che le voci più illuminate si alzino per fermare una catastrofe che si avvicina. Reagan e Gorbaciov mentre firmano il trattato INF che smantella gli euromissili

Negli anni ‘80, consapevoli della gravità di questo rischio, Ronald Reagan e Michail Gorbaciov, anche sotto pressione europea, hanno firmato una serie di accordi tra USA e Unione Sovietica, per contenere il rischio. Cruciale è stato il trattato sulle forze nucleari a medio raggio (INF), quelle più rischiose per l’Europa, perché permettono uno scambio nucleare senza la distruzione totale reciproca delle superpotenze. Il trattato ha portato all’eliminazione di 2692 missili e a un abbassamento sostanziale del rischio e delle tensioni internazionali. 

Questo trattato è stato annullato, inizialmente dagli Stati Uniti nel 2018, e oggi la NATO ha deciso di schierare nuovamente in Germania missili che erano proibiti dal trattato INF. Le grandi potenze giocano sulla pelle di noi europei con il fuoco (nucleare). 

La decisione contribuisce ad alzare bruscamente le tensioni internazionali, già altissime, e ad avvicinare in maniera sconsiderata il rischio di una catastrofe. Come sempre, dall’una e dall’altra parte, la colpa viene attribuita interamente alla parte avversa. I nostri governanti, invece di adoperarsi per risolvere in modo ragionevole e consensuale i problemi del mondo, ci stanno gettando nello stesso avventurismo bellicoso che ha portato in passato alle guerre più catastrofiche.  Stop agli euromissili

Con questo appello lanciamo un preoccupato allarme perché la scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi è di una gravità assoluta. L’opinione pubblica non ha sufficientemente percepito il pericolo che si profila. Con i nuovi missili ipersonici la situazione può sfuggire di mano anche per un semplice errore e le decisioni di rappresaglia nucleare vengono prese in una manciata di secondi.

L’uso delle armi atomiche è immorale come pure il possesso, perché un incidente o la pazzia di qualche governante può distruggere l’umanità, come sottolinea Papa Francesco che invita a riflettere sulle parole di Albert Einstein: “La quarta guerra mondiale si farà con i bastoni e con le pietre”.

Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza.

È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione e chiedere ragionevolezza. Facciamo sentire la nostra voce prima che i nuovi euromissili vengano installati.

Domenico Gallo - giurista

Fiorella Mannoia - cantante

Alessandro Marescotti - mediattivista

Mons. Giovanni Ricchiuti - arcivescovo 

Carlo Rovelli - fisico

Alex Zanotelli - missionario

Note: Chi è interessato ad aderire pubblicamente e a promuovere l'appello attraverso i propri canali scriva a questa email:
a.marescotti@peacelink.org
Indicare nome, cognome, comune, attività svolta e/o associazione di riferimento. Indicare possibilmente come si intende promuovere questo appello.

---

Molte persone si stanno impegnando a promuovere l'appello, fra queste:

Roberto Aguzzi
Norma Bertullacelli
Patrick Boylan
Tiziano Cardosi
Massimo Castellana
Sergio Colombo
Anna Maria De Filippi
Adriana De Mitri
Tonio Dell’Olio
Gabriella Di Cagno
Ermete Ferraro
Valerio Gennaro
Letizia Gozzini
Lorenzo Guadagnucci
Vittoria Longoni
Rosella Luchetti
Alessandra Mecozzi
Flavio Meniconi
Eduardo Missoni
Marco Montemagni
Pierangelo Monti
Gian Battista Moroni
Daniele Nalbone
Daniele Novara
Elio Pagani
Vittorio Pallotti
Savino Pezzotta
Gianmarco Pisa
Elvira Rosa
Vauro Senesi
Gabriella Taddeo
Gabriella Tanturri
Laura Tussi
Cinzia Zaninelli

Articoli correlati

  • Sì alla pace, No alla NATO: l’appello del movimento svizzero per la pace
    Pace
    Il Schweizerische Friedensbewegung (SFB), il movimento svizzero per la pace

    Sì alla pace, No alla NATO: l’appello del movimento svizzero per la pace

    Il SFB esorta alla resistenza contro l’avvicinamento della Svizzera alla NATO e lancia l’appello “No all’adesione alla NATO!”. L’alleanza militare, che ha già condotto diverse guerre di aggressione, rappresenta una grave minaccia per la pace nel mondo.
    8 gennaio 2025 - Pressenza Zürich
  • Mozione ICAN al consiglio comunale di Taranto
    Disarmo
    Comunicato stampa

    Mozione ICAN al consiglio comunale di Taranto

    Il consigliere Antonio Lenti ha presentato una mozione che impegna il sindaco a farsi parte attiva nei confronti del Governo affinché finalmente sottoscriva il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari e sensibilizzare la popolazione in merito agli effetti umanitari di tali armi
    7 gennaio 2025 - Fulvia Gravame
  • La lunga frontiera dall'Ucraina a Trieste
    Conflitti
    La nuova cortina di ferro

    La lunga frontiera dall'Ucraina a Trieste

    Breve analisi delle prospettive che si aprono in Europa dopo la prevedibile, anche non certo imminente, fine del conflitto armato in Ucraina. Una guerra persa da Kiev sul campo e dai suoi sponsor occidentali.
    23 dicembre 2024 - Valeria Poletti
  • Trump e l'aumento della spesa NATO al 5% del PIL
    Disarmo
    Cosa si nasconde dietro il suo falso "pacifismo" di facciata

    Trump e l'aumento della spesa NATO al 5% del PIL

    La proposta di aumentare la spesa dei membri NATO al 5% del PIL, superando l’attuale obiettivo del 2% fissato nel 2014, mostra chiaramente l'intento trumpiano di rafforzare l’industria bellica e la corsa agli armamenti, alimentando la militarizzazione globale dell'economia.
    23 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.27 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)