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Videointervista ad Alessandro Marescotti

"Tornano gli euromissili, siamo davanti a una svolta epocale"

Sono annunciati come missili convenzionali ma il loro destino è quello di diventare nucleari in base alla logica per cui saranno installati: la deterrenza. Siamo solo all'inizio di una dinamica di escalation militare globale senza limiti e confini che toccherà anche lo scenario dell'Indopacifico.
22 luglio 2024
Gabriele Germani

Durante l'ultimo vertice NATO, è stato annunciato il dispiegamento a fini di deterrenza di nuovi euromissili su territorio della Germania a partire dal 2026. Firma contro gli euromissili

Si tratta di un segnale pessimo per la pace nel mondo e un pericoloso passo verso una nuova escalation, tra la realtà concreta di una nuova Guerra Fredda e gli incubi nucleari, il mondo pacifista rischia di trovarsi impreparato.

Ne abbiamo parlato con Alessandro Marescotti (fondatore e attuale direttore di PeaceLink) recentemente firmatario di un appello, insieme ad altri volti noti della cultura e dell'attivismo, per il disarmo.

Il mondo torna indietro di quaranta anni e rivive l'incubo della morte nucleare, del suicidio-omicidio reciproco tra super-potenze.

Sullo sfondo il rialzo delle tensioni nel Pacifico e nel Mar Cinese Meridionale, l'invio di portaerei in Estremo Oriente anche da parte del governo italiano e il pericoloso disegno di una NATO globale.

Buona visione!

Reagan e Gorbaciov mentre firmano il trattato INF che smantella gli euromissili

Qui potete vedere Gorbaciov e Regan che l'8 dicembre 1987 firmavano lo storico accordo per mettere al bando gli euromissili, sia quelli convenzionali sia quelli nucleari.

Non fu un accordo volto solo a ridurre queste armi nucleari ma era finalizzato a cancellarle completamente, a distruggerle per sempre. E quei missili furono distrutti.

Cominciava una nuova era.

Disse Gorbaciov: “Quando la scienza e la ragione non ci possono aiutare, solo una cosa può salvarci: la nostra coscienza".

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