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Una struttura organizzativa leggera per contrastare l'Effetto Ringelmann

I nodi territoriali della campagna "No euromissili"

Obiettivo di questi appunti è quello di abbozzare una struttura a rete che consenta la partecipazione dal basso dei cittadini e la loro aggregazione attorno a nodi locali che vengono segnalati sulle mappe di Google in modo che chiunque possa aggregarsi.

Campagna No euromissili. Rappresentazione dei nodi della rete

L'attuale mappa dei nodi della campagna no euromissili:

clicca qui per vederli sulle Google Maps

Una rete di gruppi di incontro

Obiettivo di questi appunti è delineare un modello di partecipazione e di coinvolgimento delle persone  attraverso la creazione di piccoli gruppi di incontro (5-8 persone) in cui tutti possano esprimersi, superando la timidezza o il disagio di parlare in pubblico. Questi gruppi verranno chiamati "nodi".

Questi nodi contribuiranno a formare una rete più ampia a livello territoriale raccogliendo le competenze e le esperienze dei nodi.

Perché piccoli gruppi?

Gruppi di 5-8 persone sono spesso citati negli studi di psicologia sociale come una dimensione efficace per favorire la partecipazione e l'interazione. Consentono inoltre di prendere decisioni rapide e di ridurre al minimo le procedure relative alla gestione del consenso. 

Cosa dicono gli studi

  • Effetto Ringelmann: questo effetto dimostra che la produttività individuale tende a diminuire all'aumentare delle dimensioni del gruppo. Questo è dovuto a fattori come la riduzione della responsabilità individuale (si attende che siano altri più preparati di noi a prendere l'iniziativa) e la perdita di coordinazione.
  • In poche parole, l'Effetto Ringelmann descrive la tendenza delle persone a impegnarsi meno in un compito quando lavorano in gruppo più ampio. Più grande è il gruppo, minore è lo sforzo individuale che ogni membro tende a fornire.
  • L'ingegnere agricolo francese Maximilien Ringelmann alla fine del XIX secolo condusse una serie di esperimenti. Chiese a gruppi di persone di diversa numerosità di tirare una corda con tutta la loro forza. I risultati furono sorprendenti:la forza complessiva esercitata dal gruppo non aumentava proporzionalmente al numero dei partecipanti. Questo effetto di "deresponsabilizzazione" e di riduzione dei risultati nei grandi gruppi è stato studiato proprio da Ringelmann.

Struttura della Campagna

  1. Gruppi di incontro locali ("nodi")

    • Composizione: ogni gruppo sarà composto da almeno cinque persone.
    • Luoghi di incontro: i gruppi potranno incontrarsi privatamente nelle case dei membri, nei bar, o pubblicamente in sedi di associazioni, librerie, scuole, parrocchie, e altri spazi pubblici disponibili. 
    • Frequenza degli incontri: Gli incontri si terranno con cadenza condivisa nel gruppo, a seconda delle esigenze e delle disponibilità dei partecipanti.
    • Convivialità e condivisione: occorre coltivare la convivialità degli incontri con la deguastazione di qualcosa di buono (caffè, tè, buon vino, dolci, ecc.)
  2. Reti territoriali

    • Condivisione: i gruppi di incontro locali, situati nella stessa area geografica, formeranno delle reti online di condivisione.
    • Coordinamento: le reti territoriali possono organizzare incontri periodici (anche in videoconferenza) segnalandoli sul calendario online (cliccare su www.peacelink.it/segnala).
    • Le reti territoriali di partenza saranno reti regionali che metteranno in connessione i nodi.

Strumenti di supporto

  1. Calendario di PeaceLink:

    • Il calendario di PeaceLink sarà utilizzato per segnalare tutte le iniziative pubbliche organizzate a livello locale, provinciale e regionale. Questo strumento permetterà una migliore visibilità e partecipazione agli eventi.
  2. Database dei contatti della campagna

    • Il database sarà formato dagli aderenti all'appello della campagna globale e servirà come risorsa fondamentale per la comunicazione e il coordinamento delle attività. Ogni nodo e ogni rete territoriale grazie al database - e con un'oculata tutela della privacy - potrà tenere coordinati i contatti e coinvolgere nuovi partecipanti.
  3. Mailing list della campagna

    • Definizione. Una mailing list è un servizio che permette di inviare email a un gruppo di persone che si sono iscritte alla lista stessa. Viene utilizzata per condividere informazioni, aggiornamenti e altre comunicazioni rilevanti con tutti i membri della lista.
    • Pannello operativo: la mailing list dedicata al disarmo nucleare è disarmo@oeacelink.it e ha un pannello operativo; lo si gestisce cliccando qui https://lists.peacelink.it/disarmo/
    • Funzionamento: la mailing list disarmo@peacelink.it sarà utilizzata per condividere una newsletter periodica con tutti gli aderenti alla campagna. Questa mailing list è unidirezionale, il che significa che solo gli amministratori possono inviare messaggi, garantendo così che le informazioni siano organizzate e distribuite in modo efficace e coerente.
  4. Pagina di Riferimento della Campagna

    • La pagina di riferimento per la campagna è www.peacelink.it/euromissili. Questa pagina funge da aggregatore di tutto ciò che viene prodotto dalla campagna stessa. Tutti i contenuti vengono censiti e organizzati mediante tag sulla piattaforma sociale.network, facilitando così la ricerca e la consultazione delle informazioni rilevanti per i partecipanti e gli interessati.
  5. Materiali didattici e di supporto

    Sarà necessario realizzare dei materiali per la campagna no euromissili. Ecco alcuni esempi.
    • Dossier Euromissili: un dossier dettagliato che contiene informazioni cruciali sulla problematica degli euromissili.
    • Slides Educative: slides che rinviano anche a video e documentari sulle tematiche della campagna, per facilitare la comprensione e la diffusione delle informazioni.
    • Iniziative di Educazione alla Pace: un coinvolgimento attivo delle scuole tramite programmi e attività educative mirate a sensibilizzare gli studenti sui temi della pace e del disarmo.

Organizzazione degli incontri pubblici

  • Gli incontri pubblici devono essere attraenti e significativi, con una caratteristica di tipo emozionale.
  • Per questo motivo, verrà promosso il coinvolgimento di gruppi musicali e la lettura pubblica di poesie contro la guerra.
  • Queste attività contribuiranno a creare un'atmosfera coinvolgente e a sensibilizzare i partecipanti sui temi della pace e del disarmo.

Concetto di comunità di resistenza

  • Definizione: i nodi e le reti sono comunità per tenere coese le persone che resistono e si organizzano, mettendo al bando il senso si fatalismo, pessimismo e rassegnazione; le comunità di resistenza sono pertanto luoghi di incontro dove si rafforza l'impegno comune per consegnare alle future generazioni il ripudio della guerra, come sancito dall'articolo 11 della Costituzione Italiana e dalla Carta delle Nazioni Unite, che mirano a mettere al bando il flagello della guerra.
  • Obiettivi: queste comunità devono essere costruite ovunque, capaci di superare le divisioni della politica e di unire le persone attorno a valori ideali comuni. Le comunità di resistenza organizzano momenti di testimonianza simbolica con la partecipazione di artisti, musicisti, donne e uomini di cultura, e testimoni di pace.
  • Impatto: questi incontri non solo rafforzano il legame tra i partecipanti, ma creano anche una forte rete di supporto che diffonde speranza e ideali di pace, fondamentali per prevenire il ritorno dell'incubo della guerra nucleare.

Fasi della Campagna

  1. Fase di lancio

    • Organizzare eventi di presentazione della campagna nelle varie località per reclutare i primi membri dei gruppi di incontro.
    • Distribuire materiale informativo e promuovere la campagna attraverso i social media e altri canali di comunicazione.
    • Realizzare comunicati stampa ed eventi simbolici con conferenze stampa.
  2. Fase di formazione dei nodi

    • Facilitare la formazione dei gruppi di incontro locali e nominare i coordinatori dei nodi territoriali.
    • Pianificare i primi incontri e definire il calendario delle attività.
  3. Fase di consolidamento delle reti

    • Stabilire reti provinciali e regionali, nominando coordinatori secondo il sistema delle pari opportunità ed evitando eccessive concentrazioni di funzioni in poche mani.
    • Promuovere la partecipazione continua e l'impegno dei membri attraverso eventi, workshop e altre attività.
    • Creazione di elenchi di giornalisti con cui collaborare nella costruzione di una narrazione degli eventi.
  4. Fase di espansione

    • Ampliare la rete dei gruppi di incontro e dei nodi territoriali, provinciali e regionali.
    • Creazione di contatti internazionali.
    • Miglioramento della mappa online dei nodi e arricchimento del database dei contatti.
    • Integrare nuovi strumenti e risorse per supportare la campagna e raggiungere un pubblico più ampio. Ad esempio acquisto di sistemi di amplificazione portatile.

Conclusione 

Questa struttura organizzativa permetterà di creare una rete solida e coesa, facilitando la comunicazione e il coordinamento delle attività della campagna. Il coinvolgimento attivo dei partecipanti, supportato dagli strumenti messi a disposizione, garantirà la visibilità dell'iniziativa e il raggiungimento degli obiettivi di una crescita numerica della campagna, anche con un autofinanziamento che la renda autonoma da "dipendenze" politico-sindacali.

Obiettivo finale della campagna e quello di creare comunità di resistenza per consegnare alle future generazioni speranze e ideali, evitando il ritorno dell'incubo della guerra nucleare, che era stato drasticamente ridotto con la cancellazione degli euromissili.

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