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Due articoli sul Manifesto sollevano la necessità di un dibattito e di una mobilitazione

Negli anni '80 milioni di persone scesero in piazza contro gli euromissili: e oggi?

Nonostante la gravità della situazione, il movimento pacifista, un tempo protagonista di imponenti mobilitazioni contro il riarmo nucleare, appare oggi in gran parte silente. Solo una minoranza ha iniziato a sollevare il problema. Ne parleremo su Radio Popolare.
21 agosto 2024

No euromissili, banner

Negli ultimi mesi, il tema degli euromissili è tornato alla ribalta in Germania, segnando un passo preoccupante verso una nuova corsa agli armamenti che ricorda i tempi bui della Guerra Fredda. Il cancelliere Olaf Scholz ha ora abbracciato una linea favorevole ai nuovi euromissili, giustificando il dispiegamento di missili Tomahawk come una misura necessaria per proteggere la Germania e l'Europa dalla minaccia russa. Questa decisione viene presentata come "inevitabile e tormentata".

Nonostante la gravità della situazione, il movimento pacifista, un tempo protagonista di imponenti mobilitazioni contro il riarmo nucleare, appare oggi in gran parte silente. Negli anni '80, milioni di persone scesero in piazza contro i missili nucleari dispiegati in Europa, mentre oggi, di fronte a una minaccia simile, la reazione è pressoché inesistente. Solo una minoranza ha iniziato a sollevare il problema, ma la maggior parte del movimento sembra ancora non aver compreso appieno la gravità di ciò che ci attende.

La scelta di Scholz, che insiste sulla necessità di rafforzare la NATO e destinare il 2% del PIL alla difesa, segna un ritorno pericoloso alle logiche della deterrenza nucleare. Tuttavia, questa mossa rischia di provocare un'escalation incontrollabile. Anche all'interno della SPD emergono voci critiche, come quella di Rolf Mützenich, che avverte del rischio di escalation nucleare, o quella di Nina Scheer, che sottolinea i pericoli legati agli attacchi contro le centrali nucleari.

Dal punto di vista pacifista, l'installazione dei nuovi euromissili rappresenta un tradimento degli ideali di pace e disarmo. Questa scelta non garantisce sicurezza, ma al contrario aumenta il pericolo di conflitto. È necessario che il movimento pacifista si risvegli dal torpore e si opponga con forza a questa pericolosa deriva. Solo così sarà possibile evitare che l'Europa ripiombi in un nuovo incubo nucleare.

Della questione "euromissili" parleremo su Radio Popolare sabato 24 agosto dalle 10.35 alle 11 all'interno del programma "Itaca".

Ricordiamo che è in corso la raccolta delle adesioni contro gli euromissili: clicca qui www.peacelink.it/noeuromissili

Allegati

  • Dove è finito il movimento pacifista?

    Heribert Prantl
    Fonte: Il Manifesto 21 agosto 2024
    8509 Kb - Formato pdf
    QUARANTA ANNI DOPO. C’è silenzio, un silenzio di tomba. Missili da crociera Tomahawk, missili SM-6 e missili ipersonici vengono dispiegati in Germania, il paese rimane in silenzio, l’Europa tace. Nessuna protesta, nessuna manifestazione
  • Euromissili sul suolo tedesco. La svolta armata di Scholz

    Sebastiano Canetta
    Fonte: Il Manifesto 21 agosto 2024
    9360 Kb - Formato pdf
    A VOLTE RITORNANO. Sicurezza minacciata da Putin, la Germania mantiene la promessa fatta a Washington. In arrivo i nuovi Tomahawk. Il cancelliere sfida l’ala sinistra dell’Spd: scelta «inevitabile e tormentata»

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