Arriva il premier britannico Starner e la Meloni decide con lui se lanciare i missili sulla Russia
Dopo il viaggio a Washington per incontrare il presidente americano Joe Biden, il neo primo ministro britannico Keir Starmer è atteso a Roma domenica. Incontra Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, a Villa Doria Pamphilj, si legge su formiche.net.
Questo significa che Starmer chiederà alla Meloni il permesso di usare i missili Storm Shadow contro il territorio russo, nonostante il parere negativo di Tajani e di Crosetto, i quali tuttavia non hanno esplicitamente detto che gli Storm Shadow contengono componentistica italiana. Questa informazione relativa ai componenti italiani nei missili Storm Shadow è di cruciale importanza e oggi PeaceLink ha deciso di diffonderla con la massima enfasi.
Purtroppo infatti sui giornali oggi non vi è menzione di questo dettaglio importantissimo.
Non viene detto che la presidente del consiglio Giorgia Meloni incontra il premier britannico Keir Rodney Starmer per dare l'assenso o per negare l'assenso all'uso dei missili Storm Shadows contro il territorio russo.
Perché sui giornali non si trova traccia di questa informazione?
Perché molti giornalisti hanno considerato i missili Storm Shadows come missili britannici o franco-britannici mentre invece contengono anche componenti strategici italiani della Leonardo senza i quali non individuerebbero e non colpirebbero il bersaglio.
Tali componenti per la mira e la ricerca del bersaglio sono estremamente critici e sono made in Italy.
Pertanto oggi il premier britannico è del tutto plausibile che chiederà alla Meloni il permesso di usare i missili Storm Shadows contro il territorio russo data la presenza di componenti italiani. In quei missili ci sono componenti italiani della Leonardo come è documentato dal sito web dell'azienda.
Articoli correlati
- Albert - bollettino pacifista dal 16 al 22 dicembre 2024
Ucraina: è finita la fiducia della vittoria militare
Zelensky ha ammesso che l’Ucraina non ha le forze necessarie per riconquistare la Crimea e il Donbass. Siamo di fronte al fallimento di una strategia costruita sull’illusione e sulla propaganda che i mass media hanno diffuso a piene mani intossicando l'informazione pubblica.18 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 9 al 15 dicembre 2024
Ucraina, quante sono le vittime della guerra?
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente dichiarato che, dall'inizio della guerra, sarebbero morti 43.000 soldati ucraini, mentre altri 370.000 risulterebbero feriti. Ma i dati non tornano e, soprattutto, su di essi incombe il segreto di stato.14 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - E' stato denunciato il rischio attuale di un conflitto armato globale
Mobilitazione pacifista mentre a Oslo i sopravvissuti all'olocausto nucleare ricevono il Nobel
A Roma un presidio ha protestato contro la Legge di Bilancio 2025, che prevede un aumento della spesa militare a 32 miliardi di euro. A Bari è stata illustrata l'adesione alla campagna ICAN per il Disarmo Nucleare. A Verona solidarietà con il Sudan, devastato da una guerra dimenticata.11 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Lo ha dichiarato il procuratore generale del Paese
Oltre centomila soldati ucraini denunciati per diserzione
In Ucraina, "SZCH" è un termine militare che indica la diserzione o l'abbandono volontario del servizio. La situazione è diventata così critica che supera di gran lunga la questione dell'invio di armi occidentali.2 dicembre 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network