Arriva il premier britannico Starner e la Meloni decide con lui se lanciare i missili sulla Russia
Dopo il viaggio a Washington per incontrare il presidente americano Joe Biden, il neo primo ministro britannico Keir Starmer è atteso a Roma domenica. Incontra Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, a Villa Doria Pamphilj, si legge su formiche.net.
Questo significa che Starmer chiederà alla Meloni il permesso di usare i missili Storm Shadow contro il territorio russo, nonostante il parere negativo di Tajani e di Crosetto, i quali tuttavia non hanno esplicitamente detto che gli Storm Shadow contengono componentistica italiana. Questa informazione relativa ai componenti italiani nei missili Storm Shadow è di cruciale importanza e oggi PeaceLink ha deciso di diffonderla con la massima enfasi.
Purtroppo infatti sui giornali oggi non vi è menzione di questo dettaglio importantissimo.
Non viene detto che la presidente del consiglio Giorgia Meloni incontra il premier britannico Keir Rodney Starmer per dare l'assenso o per negare l'assenso all'uso dei missili Storm Shadows contro il territorio russo.
Perché sui giornali non si trova traccia di questa informazione?
Perché molti giornalisti hanno considerato i missili Storm Shadows come missili britannici o franco-britannici mentre invece contengono anche componenti strategici italiani della Leonardo senza i quali non individuerebbero e non colpirebbero il bersaglio.
Tali componenti per la mira e la ricerca del bersaglio sono estremamente critici e sono made in Italy.
Pertanto oggi il premier britannico è del tutto plausibile che chiederà alla Meloni il permesso di usare i missili Storm Shadows contro il territorio russo data la presenza di componenti italiani. In quei missili ci sono componenti italiani della Leonardo come è documentato dal sito web dell'azienda.
Articoli correlati
- Sulla stampa ucraina si parla già di "tradimento"
La NATO sull'orlo di una crisi di nervi
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - In Ucraina è anche morto un renitente alla leva di 32 anni catturato dai reclutatori militari
Obiettore di coscienza ucraino è in ospedale con il cranio fratturato
Questi episodi si inseriscono in un contesto più ampio di repressione nei confronti dei renitenti e degli obiettori di coscienza in Ucraina. Stepan Borysovych Bilchenko, assistente di laboratorio presso l'Università Nazionale Ivan Franko di Leopoli, è stato trovato privo di sensi nei pressi di Kiev.10 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 3 al 9 febbraio 2025
Lo dicono i dati: l'aumento delle spese militari Nato è ingiustificato
Dal 2014 al 2024 la spesa della Nato è cresciuta di oltre 250 miliardi di dollari, mentre quella russa ha avuto un incremento di 40 miliardi di dollari. Il raffronto è impietoso. Mercoledì prossimo ragioneremo di questo in un webinar del coordinamento contro l’invio di armi in Ucraina.9 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink - Dati 2014-2024
Comparazione fra le spese militari della Nato con quelle della Russia
La Russia ha aumentato le spese militari da 69 a 109 miliardi di dollari mentre la Nato le ha aumentate da 910 a 1185.8 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network