In Romania è in costruzione la più grande base Nato europea
Un progetto ambizioso
L'espansione della base è un'impresa colossale che prevede la costruzione di nuove piste di atterraggio, hangar per aerei militari, piattaforme e aree di deposito per armamenti, munizioni e carburante, oltre a infrastrutture per ospitare fino a 10.000 militari con le loro famiglie. Si tratta di un vero e proprio villaggio militare, completo di scuole, asili, negozi e persino un ospedale.
Le ragioni strategiche
La scelta di Costanza come sede di questa mega-base non è casuale. La città si trova in una posizione strategica, a pochi chilometri dalla Crimea e in un'area di crescente tensione tra la NATO e la Russia. La Crimea è rivendicata dall'Ucraina che accusa la Russia di averla occupata militarmente nel 2014. La Russia la considera storicamente parte integrante della propria infrastruttura di sicurezza, con la base militare strategica di Sebastopoli. L'obiettivo dichiarato della Nato è quello di rafforzare la presenza militare dell'Alleanza Atlantica nel fianco orientale e di garantire la sicurezza dei paesi membri.
Le preoccupazioni
Tuttavia, questo progetto solleva forti preoccupazioni. L'espansione militare così vicina ai confini russi rischia di alimentare ulteriormente le tensioni e di aumentare il rischio di incidenti, con potenziali conseguenze disastrose per la stabilità regionale. La presenza di una base militare così grande e potente potrebbe è percepita dalla Russia come una minaccia.
Un futuro incerto
La costruzione della base di Mihail Kogălniceanu segna un nuovo capitolo nella storia delle relazioni tra la NATO e la Russia. Le conseguenze di questa scelta si faranno sentire per molti anni a venire, con un impatto significativo sulla sicurezza e sulla stabilità dell'intera regione. Putin la inserirà come questione chiave dentro le trattative per la pace in Ucraina.
Il dibattito politico rumeno sulla Nato
Le recenti elezioni in Romania hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla democrazia e alla stabilità politica del paese. Il clima elettorale è stato caratterizzato da tensioni e accuse di corruzione, con alcuni politici che hanno espresso opposizione all'ampliamento delle basi NATO. Ad esempio, Georgescu (che ha preso la maggioranza dei voti) ha criticato apertamente la presenza militare straniera, affermando che la base di Mihail Kogalniceanu potrebbe essere utilizzata per attaccare la Russia.
Le recenti elezioni vinte da Georgescu sono state annullate con una procedura che ha sollevato accuse e tensioni.
La Nato è accusata di ingerenze. Come anche la Russia. Il dibattito sulla sovranità nazionale e sull'influenza straniera è particolarmente acceso. Le elezioni hanno messo in evidenza le divisioni tra coloro che vedono nella NATO una garanzia di sicurezza e coloro che temono una perdita di sovranità e un coinvolgimento nella guerra contro la Russia.
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