Se il riarmo non è necessario per la difesa allora serve per la guerra
Se la NATO fosse semplicemente un’alleanza difensiva, non si comprenderebbe la necessità di questo incremento massiccio della spesa. La Russia, nonostante la guerra in Ucraina, non dispone delle risorse economiche e industriali per rappresentare una minaccia convenzionale su larga scala ai paesi dell’Alleanza Atlantica.
Allora, cosa giustifica il riarmo?
La risposta più plausibile è che l’Occidente stia pianificando non solo di contenere la Russia, ma anche di rafforzare la propria egemonia globale. Il vero obiettivo potrebbe essere un futuro confronto con la Cina, percepita come il principale rivale strategico degli Stati Uniti, e una guerra ancora più diretta con la Russia. Non si può escludere che, nella logica della deterrenza, si stia preparando un’escalation militare su scala mondiale, con il rischio di un conflitto nucleare.
L’aumento della spesa militare della NATO, dunque, non è solo un tema di bilancio, ma una scelta politica che potrebbe avere conseguenze devastanti. Mentre il mondo affronta sfide globali come il cambiamento climatico e la crisi economica, destinare risorse enormi alla militarizzazione rischia di condurre l’umanità verso un futuro sempre più instabile e pericoloso. I numeri parlano chiaro: se il riarmo non è necessario per la difesa, allora serve per la guerra.
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