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Assemblea online mercoledì 5 marzo 2025 ore 20.30

Petizione al Parlamento italiano contro l'aumento delle spese militari

Il Coordinamento no armi in Ucraina discuterà la formulazione di una petizione ai parlamentari italiani perché fermino ogni aumento delle spese militari. Qui riportiamo ba bozza di petizione che verrà discussa.
5 marzo 2025
Coordinamento no armi in Ucraina

MERCOLEDì 5 MARZO ORE 20:30

SI RIUNISCE IL COORDINAMENTO NO ARMI IN UCRAINA

ODG: PETIZIONE E INIZIATIVE CONTRO L'AUMENTO DELLE SPESE MILITARI ANNUNCIATO DAL GOVERNO

LINK DI INVITO

https://us02web.zoom.us/meeting/register/8hWy7Lk9Tb2FvY6RcRjCbQ  

BOZZA DI PETIZIONE AL PARLAMENTO CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI 

Ai Parlamentari della Repubblica

Noi cittadini e cittadine vi scriviamo con profonda preoccupazione per la crescente pressione a incrementare le spese militari, una scelta che riteniamo dannosa per il nostro futuro e per la sicurezza globale. 

Vi invitiamo a respingere ogni ulteriore aumento del budget della difesa per le seguenti ragioni.

1. L'Europa supera nettamente la Russia nelle spese militari
Non è vero che la Russia abbia superato l’Unione Europea nelle spese militari. Al contrario, i dati ufficiali del SIPRI e del database NATO (allegati alla presente petizione) dimostrano che la somma delle spese militari di UE e Regno Unito è circa tre volte superiore a quella della Russia. Alimentare la percezione di un’Europa debole e impreparata è funzionale solo a giustificare una corsa al riarmo priva di fondamento. 

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2. Il riarmo impoverisce lo stato sociale 

Ogni aumento delle spese militari sottrae risorse essenziali a settori chiave come la sanità, l’istruzione, la transizione ecologica e il welfare. Siamo già testimoni di tagli nei servizi pubblici, con ospedali sottofinanziati, scuole con infrastrutture carenti e un sistema di tutele sociali sempre più fragili. La scelta di destinare miliardi in armamenti invece che nel benessere collettivo è un passo verso il collasso dello stato sociale e la demolizione del sistema pensionistico. 

3. Più armi significano più guerra, non più sicurezza

La storia insegna che l’accumulo di armamenti non porta alla pace, ma alla prosecuzione dei conflitti e all’escalation delle tensioni internazionali. L’Europa dovrebbe farsi promotrice di soluzioni diplomatiche e di riduzione delle spese militari globali, anziché alimentare una corsa agli armamenti che può solo aumentare il rischio di nuove guerre. 

Chiediamo dunque al Parlamento di 

- bloccare ogni ulteriore aumento delle spese militari;

– riorientare le risorse verso la sanità, la scuola e il welfare, pilastri della sicurezza sociale. 

- promuovere iniziative di disarmo nucleare e di diplomazia attiva per la risoluzione dei conflitti.

Non vogliamo un’Italia che scelga il riarmo e come noi la pensa la maggioranza dei cittadini italiani. 

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