Dal 2000 ad oggi 250 malati e 25 morti. Tutti reduci dai Balcani
Dal 1995 ad oggi sono circa 250 i giovani italiani colpiti da cancro o leucemia dopo aver servito la patria in missioni militari nei Balcani, e più di 25 i militari deceduti dal 2000 ad oggi per le stesse cause. L'ultimo di cui si è avuto notizia è Fabio Porru, soldato cagliaritano della Brigata Sassari. A rendere nota la sua morte ha pensato il padre, spettaore del convegno dell'Unac. Pochi giorni prima Falco Accame, presidente dell'Ana-Vafaf aveva ricevuto notizia delle morti dei militari Faedda e Serra. Maurizio Serra è morto il 16 maggio scorso, nell'ospedale oncologico di Cagliari. Aveva 25 anni. Aveva svolto il servizio militare nel poligono di Capo Frasca (Oristano) maneggiando residui di munizioni senza alcuna precauzione (i poligoni italiani, negando di usare l'uranio nelle proprie esercitazioni, non hanno mai nemmeno emanato le norme adottate contro i rischi da contatto con l'uranio in tutti i teatri esterni di guerra dal 22 novembre 1999). Nonostante il responso finale negativo (2002) della commissione Mandelli: nessun nesso tra i linfomi, le leucemie, i tumori tra i reduci e la missioni di pace nei Balcani. Una commisione che ha partotiro 3 relazioni: oltre a questa dal risultato appena citato, le altre hanno avuto tutte lo stesso esito. Ma ci sono stati diversi errori, come la "dimenticanza" di includere negli studi i reduci dai Balcani e quelli che, dal 22 novembre 1999, hanno indossato le protezioni, mettendosi, in teoria, al sicuro. E che il nesso esista lo sanno bene gli americani, decimati dalla Sindrome del Golfo, l'epidemia seminata dalla Prima guerra dei Bush all'Iraq, era il 1991. Quella Sindrome del Golfo è la stessa che colpisce oggi i soldati italiani, spagnoli, francesi, britannici. Proprio la Gran Bretagna (dove 606 reduci del Golfo sono morti di malattia e altri 5.933 hanno fatto richiesta della pensione di guerra per disabilità) nel febbraio scorso ha visto per la prima volta nella sua storia, il veterano Kenny Duncan vincere una causa per ottenere la pensione di guerra dopo essersi ammalato di cancro al ritorno dal Medioriente. Tutti i suoi 3 bambini hanno gravi malformazioni genetiche, simili a quelle riscontrate nei figli dei reduci dalla Prima guerra del Golfo.
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