Mappa dei bombardamenti inglesi a Bassora
Le forze armate britanniche sono state impiegate fin dall'inizio della guerra in Iraq, in particolare nell'area di Bassora, nell'Iraq meridionale. L'esercito inglese ha da tempo in dotazione munizionamento all'uranio impoverito e lo ha utilizzato nel corso delle numerose battaglie con l'esercito iracheno che si sono svolte nei dintorni di Bassora.
Nello specifico, sono stati i carri armati Challenger che hanno sparato proiettili per un totale di 1.9 tonnellate di uranio impoverito, come confermato dal Ministero della Difesa britannico [1].
Il segreto sui dati
Il problema della disponibilita' di informazioni sui bombardamenti e' una costante in tutte le guerre nelle quali e' stato usato uranio impoverito. Sia la Nato che gli Stati Uniti si sono sempre mostrati reticenti a fornire qualsiasi tipo di informazione, negando alla popolazione civile locale e ai loro stessi soldati il diritto di sapere dove e come si esponevano al rischio relativo all'uranio impoverito. Rischio del quale le forze armate statunitensi sono a conoscenza gia' da numerosi anni, come viene documentato in filmati e materiali ad uso interno delle forze armate USA.
Per quanto riguarda la Bosnia e il Kossovo si venne a conoscenza delle coordinate solo verso la fine del 1999, in conseguenza della pressione dell'opinione pubblica internazionale allarmata dai numerosi casi di soldati ammalati di tumore dopo aver prestato servizio in quelle zone.
Nulla si sa ancora a riguardo della guerra contro Iraq del 1991 e di quella contro l'Afghanistan nel 2001.
Nel caso della guerra contro l'Iraq cominciata nel 2003, il Ministero della Difesa britannico ha ammesso di aver utilizzato uranio impoverito e ha fornito le coordinate a un parlamentare britannico. Nessun'altra informazione e' apparsa pubblicamente ne' e' stata diffusa ai soldati britannici presenti in Iraq, tantomeno alla popolazione locale.
Come PeaceLink e' venuta in possesso delle coordinate
SER | LAT | LONG |
1 | 30.5512265 | 47.7551856 |
2 | 30.5493727 | 47.7572175 |
3 | 30.5484122 | 47.7603162 |
4 | 30.5456640 | 47.7623224 |
5 | 30.5305398 | 47.7525176 |
6 | 30.5083772 | 47.7768909 |
7 | 30.5165557 | 47.7739985 |
8 | 30.4632670 | 47.7350060 |
9 | 30.4892972 | 47.7409412 |
10 | 30.4810754 | 47.7459172 |
11 | 30.4535066 | 47.7701276 |
12 | 30.5480166 | 47.7363385 |
13 | 30.5460605 | 47.7435776 |
14 | 30.5396412 | 47.7486067 |
15 | 30.6050516 | 47.6826810 |
16 | 30.4517453 | 47.7253149 |
17 | 30.5712102 | 47.7484549 |
18 | 30.4561221 | 47.7743657 |
19 | 30.4980843 | 47.7943033 |
20 | 30.4980843 | 47.7943033 |
21 | 30.4569348 | 47.7785529 |
22 | 30.4495243 | 47.7877111 |
23 | 30.4702325 | 47.7893424 |
24 | 30.4702548 | 47.7883019 |
25 | 30.4532630 | 47.7815717 |
26 | 30.4531963 | 47.7846928 |
27 | 30.4853094 | 47.8012273 |
28 | 30.4542973 | 47.7753550 |
29 | 30.4551765 | 47.7764210 |
30 | 30.3854323 | 47.7047460 |
31 | 30.3756029 | 47.7003143 |
32 | 30.3773197 | 47.7045224 |
33 | 30.3700869 | 47.7053633 |
34 | 30.3718897 | 47.7054130 |
35 | 30.3601284 | 47.7071691 |
36 | 30.3592055 | 47.7081837 |
37 | 30.3591839 | 47.7092231 |
38 | 30.3623349 | 47.7311512 |
39 | 30.3641377 | 47.7312013 |
40 | 30.3632363 | 47.7311763 |
41 | 30.3632363 | 47.7311763 |
42 | 30.3808822 | 47.7067011 |
43 | 30.3826634 | 47.7077905 |
44 | 30.4516597 | 47.7721573 |
45 | 30.4453503 | 47.7719786 |
46 | 30.4462738 | 47.7709638 |
47 | 30.4498570 | 47.7721062 |
48 | 30.4515047 | 47.7794397 |
49 | 30.4745830 | 47.7967551 |
50 | 30.4853094 | 47.8012273 |
51 | 30.4833834 | 47.7647260 |
La lettera ha ricevuto risposta, ci e' stata inviata una copia delle coordinate dei 51 siti colpiti con uranio impoverito, e abbiamo quindi trasferito queste informazioni su una piantina per offire un'idea delle aree della citta' coinvolte dai bombardamenti. Le coordinate e la mappa sono disponibili qui a fianco. Una copia e' gia' stata inviata tempo fa al direttore dell'ospedale di Bassora per essere diffusa tra la popolazione civile.
Gli effetti sulla popolazione
Purtroppo la popolazione di Bassora sta gia' subendo ora gli effetti dei bombardamenti con uranio impoverito effettuati dagli Stati Uniti nel 1991, a riguardo dei quali non e' mai stata diffusa nessuna informazione dalle autorita' militari statunitensi.
Le informazioni ci arrivano pero' dagli ospedali della zona, che denunciano un aumento notevole di casi di linfomi, tumori delle ossa, leucemie e altri tumori mai rilevati in precedenza in questa zona con percentuali cosi' alte. Particolarmente colpiti sono i bambini.
PeaceLink si e' gia' occupata di questo caso, con un'inchiesta pubblicata su Carta nel luglio scorso [3].
I bombardamenti del 2003 faranno sentire il loro effetto piu' avanti, nel giro di alcuni anni, su questa gia' martoriata area dell'Iraq.
Il rischio per i soldati italiani
Il contingente italiano e' presente in Iraq, prevalentemente a Nassiriya ma anche a Bassora. Nassiriya si trova circa 200 Km a nord di Bassora, in una zona nella quale si sono svolte numerose battaglie tra carri armati, sia nel 1991 che nel 2003, e che quindi ha visto un uso massivo di uranio impoverito. Questa zona dell'Iraq e' nota inoltre per i venti molto forti che trasportano sabbia anche a distanza notevole. I venti possono raggiungere anche gli 80 chilometri all'ora: lo Sharqi soffia da sud, da Aprile a Giugno e da Settembre a Novembre, mentre nei restanti mesi soffia lo Shamil, da nord. E' evidente che le condizioni ambientali favoriscono la diffusione anche a notevoli distanze delle particelle di uranio impoverito, cosi' come quelle di altri materiali pesanti, che una volta inalate possono essere molto pericolose per l'organismo umano.
Gia' in passato, in Kosovo, abbiamo riscontrato come le truppe italiane avessero ricevuto poche e imprecise informazioni sui rischi a cui erano esposte, non fossero state dotate di materiali adeguati e soprattutto fossero state dispiegate nelle zone colpite piu' intensamente dai bombardamenti con uranio impoverito [4]. Le informazioni che giungono dall'Iraq fanno sospettare che ci troviamo di fronte a una situazione simile.
La punta dell'iceberg
Stiamo pero' osservando solo una parte marginale del problema: l'uranio impoverito usato dall'esercito britannico in Iraq rappresenta solo una parte minima di quello utilizzato dagli Stati Uniti, che si sono finora rifiutati di fornire informazioni sulle modalita', quantita' e localita' nelle quali e' stato utilizzato uranio impoverito.
Un atteggiamento a dir poco criminale, per nulla giustificato dal segreto militare, che oltre a mettere a repentaglio la vita degli stesso militari presenti in loco espone soprattutto la popolazione civile e l'ambiente a un danno irreparabile.
[2] http://db.peacelink.org/kosovo/
[3] http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_6432.html
[4] http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_1227.html
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