Disarmo

Lista Disarmo

Archivio pubblico

50 ad Aviano e 40 a Ghedi Torre

In Italia bombe 90 atomiche Usa

La notizia compare sull'ultimo rapporto del National Resources Defence Council (Nrdc) che sarà pubblicato negli Stati Uniti nei prossimi giorni. Hans Kristensen, autore del rapporto, ha rivelato all'Unità i dati sugli ordigni atomici sul suolo italiano.
10 febbraio 2005
Bruno Marolo
Fonte: www.unita.it - 10 febbraio 2005

In Italia ci sono 90 bombe nucleari americane. La loro presenza ha un'importanza militare limitata per gli Stati Uniti, ma risponde anche ad esigenze politiche del governo italiano, che vuole avere voce in capitolo nella Nato. Lo ha rivelato all'Unità Hans Kristensen, uno specialista del Natural Resources Defense Council (NRDC), autore di un rapporto sulle armi atomiche in Europa che sarà pubblicato tra qualche giorno.

Secondo il rapporto nelle basi americane in Europa ci sono ben 481 bombe nucleari, dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda e Turchia. In Italia ve ne sono 50 nella base di Aviano e altre 40 in quella di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Sono tutte del tipo indicato dal Pentagono come B 61, che non si presta ad essere montato su missili ma può essere sganciato da cacciabombardieri.

«Le ragioni di un arsenale nucleare così grande in Italia - ha spiegato Kristensen all'Unità - sono nebulose e la stessa Nato non ha una strategia chiara. Le atomiche continuano a svolgere il tradizionale ruolo dissuasivo nei confronti della Russia, e in parte servono per eventuali obiettivi in Medio Oriente, come l'Iran. Un'altra ragione è di tipo politico istituzionale. Per l'Italia è importante continuare a fare parte degli organi di pianificazione nucleare della Nato, per non essere isolata in Europa. Altri paesi come la Germania hanno lo stesso atteggiamento».

Le anticipazioni sul rapporto di 102 pagine del NRDC coincidono con la riunione della Nato a Nizza, dove il ministro della Difesa americano Donald Rumsfeld sta cercando di ottenere dai colleghi europei maggiori aiuti in Iraq. Per alcuni paesi la pubblicazione delle cifre è imbarazzante. Secondo il New York Times il comandante della Nato, generale James Jones, ha confidato ai collaboratori di essere favorevole all'eliminazione completa delle bombe nucleari in Europa, ma di aver trovato resistenza da parte di alcuni governi europei. Gli Stati Uniti sono in grado di colpire con missili lanciati dal loro territorio tutti gli obiettivi nel raggio di azione dei bombardieri in Europa. I paesi europei, e in particolare l'Italia, tuttavia insistono per avere un ombrello nucleare.

Il regolamento del Pentagono vieta espressamente di divulgare notizie sugli arsenali nucleari all'estero. Tuttavia un alto ufficiale ha ufficiosamente sostenuto che alla fine della guerra fredda molte bombe sono state ritirate dall'Europa e oggi ne rimangono circa 200. Krinsensten ha ribadito le indicazioni del rapporto. «Al Pentagono - ha dichiarato - non tutti conoscono il quadro completo della situazione. Il numero sarebbe inferiore alle nostre indicazioni soltanto se il presidente Bush avesse ordinato il ritiro di gran parte delle armi nucleari dopo l'attacco dell'11 settembre , ma non ci risulta che questo sia avvenuto».

Tra Italia e Stati Uniti esiste un accordo segreto per la difesa nucleare, rinnovato dopo il 2001. William Arkin, un esperto dell'associazione degli scienziati nucleari, ne ha rivelato recentemente il nome in codice: Stone Ax (Ascia di Pietra). Nel settembre 1991, dopo il crollo del muro di Berlino, il presidente George Bush padre aveva annunciato il ritiro di tutte le testate nucleari montate su missili o su mezzi navali. In Europa erano rimaste 1400 bombe atomiche in dotazione all'aviazione. In dieci anni il numero si è ridotto di circa due terzi. Le bombe nucleari in Italia sono di tre modelli: B 61 -3, B 61 - 4 e B61 - 10. Il primo ha una potenza massima di 107 kiloton, dieci volte superiore all'atomica di Hiroshima, è può essere regolato fino a un minimo di 0,3 kiloton. Il secondo modello ha una potenza massima di 45 kiloton e il terzo di 80 kiloton. Il governo di George Bush ha ribadito molte volte di non escludere l'opzione nucleare per rispondere ad attacchi con armi biologiche o chimiche. È stata abbandonata la strategia della distruzione reciproca assicurata, che prevedeva armi nucleari sempre più potenti con uno scopo esclusivamente dissuasivo. Ora gli Stati Uniti vogliono produrre bombe atomiche tattiche di potenza limitata, e non escludono di servirsene contro i paesi che considerano terroristi. Almeno due di questi paesi, Siria e Iran, si trovano nel raggio dei bombardieri in Italia.

Articoli correlati

  • Appello ai pacifisti per una mobilitazione contro i nuovi euromissili
    Disarmo
    La scelta di ritornare a schierare euromissili da tempo banditi è di una gravità assoluta

    Appello ai pacifisti per una mobilitazione contro i nuovi euromissili

    Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
    17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
  • Coraggiosa iniziativa di denuncia contro le armi nucleari in Italia
    PeaceLink
    Intanto nei cieli italiani è in corso l'esercitazione nucleare della Nato Steadfast Noon

    Coraggiosa iniziativa di denuncia contro le armi nucleari in Italia

    Dopo il deposito della denuncia, sono state molte le richieste da parte di persone che desideravano aggiungere la propria firma. Purtroppo, questo non è più possibile dopo il deposito iniziale. Tuttavia è stata ideata una lettera di condivisione che chiunque può firmare.
    17 ottobre 2023 - Redazione PeaceLink
  • No al War Game Nucleare in Italia
    Editoriale
    Ad Aviano arriva il test di guerra atomica con le nuove bombe B61-12

    No al War Game Nucleare in Italia

    L'esercitazione nucleare Steadfast Noon dal 16 al 26 ottobre in Friuli Venezia Giulia desta preoccupazioni più che legittime mentre le fiamme della guerra si estendono. Anche per questo PeaceLink sostiene la denuncia presentata a Roma presso la Procura della Repubblica dalle associazioni pacifiste.
    15 ottobre 2023 - Alessandro Marescotti
  • Sull'orlo del baratro
    Pace
    Lettera accorata di Padre Alex Zanotelli

    Sull'orlo del baratro

    Viviamo un momento drammatico della storia umana. Siamo sotto la minaccia dell’ “inverno nucleare” e dell’ "estate incandescente". In questo momento, per la crisi Ucraina, siamo terrorizzati dalla minaccia di una guerra nucleare.
    18 febbraio 2022 - Alex Zanotelli
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)