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La Francia è diventata il secondo più grande fornitore di armi al mondo nel 2020-24

Cosa dice il nuovo rapporto SIPRI sul commercio delle armi

Gli Stati Uniti hanno consolidato la loro posizione come principali esportatori mondiali di armi, aumentando la loro quota dal 35% al 43% nel periodo 2020–24. Per la prima volta in due decenni, l'Europa ha superato il Medio Oriente come principale destinatario delle esportazioni di armi statunitensi
11 marzo 2025
Redazione PeaceLink

Commercio globale delle armi

SIPRI

Il recente rapporto pubblicato il 10 marzo 2025 dal Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) rivela una crescita preoccupante nel commercio globale di armi, con un incremento significativo delle importazioni in Europa e un ruolo dominante degli Stati Uniti nelle esportazioni.

L'Europa e l'Ucraina

Secondo il rapporto, le importazioni di armi da parte degli stati europei sono aumentate del 155% tra il 2015–19 e il 2020–24. Questo incremento è stato principalmente una risposta all'invasione russa dell'Ucraina nel 2022 e alle crescenti incertezze sulla politica estera degli Stati Uniti. In particolare, l'Ucraina è diventata il maggior importatore mondiale di armi nel periodo 2020–24, con un aumento delle importazioni di quasi 100 volte rispetto al 2015–19, rappresentando l'8,8% delle importazioni globali di armi.

Gli Stati Uniti

Parallelamente, gli Stati Uniti hanno consolidato la loro posizione come principali esportatori mondiali di armi, aumentando la loro quota dal 35% al 43% nel periodo 2020–24. Per la prima volta in due decenni, l'Europa ha superato il Medio Oriente come principale destinatario delle esportazioni di armi statunitensi, rappresentando il 35% delle esportazioni totali degli Stati Uniti.

Una precisazione

Sul sito del SIPRI si legge questa precisazione metodologica: "I dati di SIPRI riflettono il volume delle consegne di armi, non il loro valore finanziario. Poiché il volume delle consegne può variare in modo significativo di anno in anno, SIPRI presenta dati per periodi quinquennali, fornendo una misura più stabile delle tendenze".

Più armi più sicurezza?

Questo aumento delle importazioni di armi in Europa e la crescente dipendenza dagli Stati Uniti sollevano serie preoccupazioni in quanto è in atto una corsa agli armamenti, aumentando le tensioni e il rischio di conflitti armati.

È fondamentale che la comunità internazionale riconosca che la vera sicurezza deriva dalla cooperazione, dal dialogo e dalla diplomazia, piuttosto che dall'accumulo di armi. Investire in iniziative di pace, promuovere la risoluzione pacifica dei conflitti e rafforzare le istituzioni internazionali dedicate alla sicurezza collettiva sono passi essenziali verso un mondo più pacifico.

In conclusione, mentre il rapporto SIPRI evidenzia tendenze preoccupanti nel commercio globale di armi, offre anche un'opportunità per riflettere sulla necessità di un impegno rinnovato verso la pace e la cooperazione internazionale. 

Note: Questo nuovo rapporto SIPRI non riguarda le spese militari. I dati delle spese militari sul sito del SIPRI sono fermi al 2023 e qui si allega un file di comparazione fra le spese militari della Russia in dollari e di altre nazioni europee.
Per consultare analiticamente i dati cliccare qui https://milex.sipri.org/sipri

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