Ultime novità
- Dopo l'allarme dell'incrociatore a propulsione atomica Pietro il Grande
Iniziativa dei Verdi sul rischio nucleare in mare
Angelo Bonelli, consigliere regionale dei Verdi alla Regione Lazio: "Liberare i nostri porti da navi e sottomarini".
Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio: "Liberare Europa da nucleare militare e civile".26 marzo 2004 - Alessandro Marescotti - Senato della Repubblica
Base Nato di Taranto, interpellanza parlamentare dei Comunisti Italiani
24 marzo 2004 - senatore Luigi Marino - Un telefono per i soldati a rischio
Uranio impoverito: allo 06.65932231 assistenza legale dei Verdi ai militari
Hanno messo a disposizione di tutti i militari italiani che hanno partecipato a missioni in aree a rischio contaminazione uranio impoverito una linea telefonica 06.65932231 e un indirizzo di posta elettronica lazio@verdilazio.it24 marzo 2004 - Redazione - L’incrociatore nucleare Pietro il Grande ha a bordo due reattori nucleari da 300 Mw
Greenpeace: chiarezza su incrociatore nucleare e impegno italiano in Russia
"Occorre predisporre un’analisi del rischio ambientale e rendere pubblico un piano d’evacuazione d’emergenza”, commenta Domitilla Senni, direttrice di Greenpeace.24 marzo 2004 - Greenpeace - Cosa non si fa per rabbonire l'opinione pubblica e raddrizzare la Borsa
Il reattore nucleare dell'incrociatore russo 'Pietro il Grande' non può esplodere? Falso!
Jane's, il prestigioso annuario britannico sugli armamenti mondiali, sostiene che "senza dubbio un reattore nucleare non rischia di esplodere''. E' completamente falso. Togliere ogni dubbio dal rischio Chernobyl in mare è una falsa rassicurazione ed è una manovra per rassicurare l'opinione pubblica (e la Borsa) che potrebbe chiedersi se un propulsore nucleare militare occidentale possa esplodere. "Se non esplodono quelli "cattivi" russi figuriamoci quelli "buoni" di marca occidentale...", penserà il lettore sempliciotto.24 marzo 2004 - Alessandro Marescotti - "Per esempio, quando Peacelink a Taranto ha denunciato la base Nato..."
Padre Alex Zanotelli: "Fra pacifisti e partiti c'è qualche problema"
"La società civile deve diventare soggetto politico organizzato. Sono deluso da partiti come i Ds e la Margherita che ci avevano promesso di difendere la legge 185 sul commercio delle armi. E invece, lo dico con tristezza, non lo hanno fatto", dice il padre Alex Zanotelli, a Roma per la presentazione della «Rete italiana per il disarmo», un network che comprenderà associazioni come Amnesty international, Arci, Libera e Peacelink, movimenti cattolici di base come Pax Christi, la Rete Lilliput e sindacati come la Fim-Cisl e la Fiom.21 marzo 2004 - Dichiarazioni raccolte da Angelo Mastrandrea Aboliamo subito le armi nucleari!
Richiesta per la promozione in tutto il mondo della campagna di raccolta firme per l'abolizione delle armi nucleari16 marzo 2004- Ex banche armate si pentono
L'addio alle armi di Banca Intesa
Alla vigilia della giornata mondiale per la pace, annuncia che non fornirà più finanziamenti al commercio di armi. Intervista esclusiva al responsabile policy, Valter Serrentino.19 marzo 2004 - Benedetta Verrini (b.verrini@vita.it) - Il caso
Consigliere di Forza Italia denuncia il governo per "omissioni" su La Maddalena
Si è ammalato di tumore nei pressi della base atomica Usa. Si chiama Giulio Giudice. A gennaio aveva chiesto le dimissioni del sindaco della Maddalena Rosanna Giudice, di AN e sua nipote. Ora ha scritto a Romano Prodi, presidente della Commissione Europea, perché intervenga. "La base Usa è un sopruso, non fa parte degli accordi Nato", ha affermato.16 marzo 2004 - Redazione - Carovana della Pace contro la base Usa
Pacifisti a La Maddalena il 18 marzo: "No all'inquinamento radioattivo"
Manifesteranno per l'allontanamento dei sommergibili nucleari statunitensi e contro l’ampliamento della base atomica Usa.15 marzo 2004 - Redazione
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