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Russia, affonda un sottomarino, due morti e sette dispersi
Il mezzo, con a bordo 10 persone, è colato a picco nel Mar di Barents. La tragedia a poco più di 3 anni da quella del Kursk-Il Poligono dei veleni e dei misteri
Salto di Quirra, ancora morti sospette per leucemia. Parla il padre di una giovane vittima: "Voglio solo sapere la verità". Ciampi promette attenzioneWalter FalgioProcessi di globalizzazione e politiche di produzione bellica in rapporto con le piccole e medie imprese
8 giugno 2000 - Achille LodovisiL'industria bellica: il caso Aermacchi
8 giugno 2000 - Elio Pagani, Marco Tamborini- "Guerra moderna" senza morti?
L'ipocrisia delle armi non letali
L'orrore suscitato dalle immagini delle morti inflitte dai loro eserciti nell'ambito di operazioni di guerra moderna (mantenimento della pace, sicurezza, ecc.) ha spinto gli occidentali a sviluppare armi di tipo nuovo, destinate a paralizzare l'avversario, piu' che a distruggerlo. Al di la' di questa retorica apparentemente seducente, le cosiddette armi "non letali" non fanno altro che innalzare il livello della violenza, provvedendo alla messa a punto di nuove tecniche repressive. Se i paesi democratici permetteranno ai loro fabbricanti d'armi di svilupparlo, questo armamentario sara' esportato verso luoghi dove non si esita a brutalizzare le popolazioni civili.
9 novembre 2003 - Steve Wright (ricercatore alla fondazione Omega, Manchester) - La posizione di Amnesty International
Armi non letali?
Si sta assendo ad una rapida accelerazione della ricerca nel settore delle cosiddette armi inabilitanti non-letali, ossia "armi esplicitamente progettate ed impiegate con lo scopo primario di inabilitare le persone o i mezzi materiali rendendo minima la probabilità di causare loro danni permanenti". Ma le armi pubblicizzate come incruente, pulite ed appunto "non-letali", nascondono invece almeno due grandi ipocrisie.9 novembre 2003 - Marita Villa (Amnesty International) Il rischio di incidenti e di danni ambientali dovuto al transito di sottomarini nucleari
Intervento di Francesco Iannuzzelli (PeaceLink) alla conferenza "Da Hiroshima a Chernobyl a... quando un mondo senza nucleare?", organizzata a Napoli dall'Associazione per la Pace in collaborazione con Peace Boat18 novembre 2000 - Francesco Iannuzzelli- TESI DI LAUREA
Questione ambientale e guerra nei Balcani - Capitolo 2
Dissesto ambientale e bombardamenti NATO del 1999: quali possibili connessioni?21 novembre 2003 - Federica Alessandrini - TESI DI LAUREA
Questione ambientale e guerra nei Balcani - Capitolo 1
Breve inquadramento storico, politico e socio-economico del conflitto in Kosovo. Un sintetico excursus dall' ante - guerram ai tentativi di ricostruzione.21 novembre 2003 - Federica Alessandrini
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