Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, si trova a Osaka per inaugurare il Padiglione Italia all'Expo 2025, un evento internazionale che rappresenta una vetrina per promuovere il Made in Italy e il "Sis...
Trump e il braccio di ferro sul commercio internazionale: cosa si nasconde dietro la guerra dei daziTrump non gioca su un solo tavolo. Con l’imposizione dei dazi, apre simultaneamente decine di negoziati paralleli: dal riequilibrio delle importazion...
L’esercito europeo è un progetto ancora in fase embrionale, ma se ne discute da molti anni. L’idea è quella di creare una forza militare comune tra gli Stati membri dell’Unione Europea (UE), autonoma rispetto a...
A breve il Parlamento italiano sarà chiamato ad esprimersi su una spesa colossale: 7 miliardi di euro per acquistare ulteriori 25 caccia-bombardieri F-35 (e relativo supporto logistico), prodotti dall’americana Lockheed Martin, in pip;#xF9; dei...
La Finlandia ha rappresentato per anni un modello di democrazia avanzata, di equilibri internazionali e di rispetto per i diritti umani. La sua adesione al Trattato di Ottawa, che proibisce l'uso, la produzione, la vendita e lo stoccaggio delle mine an...
Vent’anni fa alcuni scienziati avevano denunciato il profilarsi di una nuova tecnologia, propagandata come "non-letale", da usare contro i nemici interni e esterni. Oggi armi chimiche, cinetiche e a infrasuoni, getti d’acqua elettrificati, fucili che sparano droga, gas al pepe sono una realtà documentata anche dal rapporto STOA del Parlamento europeo.
L'orrore suscitato dalle immagini delle morti inflitte dai loro eserciti nell'ambito di operazioni di guerra moderna (mantenimento della pace, sicurezza, ecc.) ha spinto gli occidentali a sviluppare armi di tipo nuovo, destinate a paralizzare l'avversario, piu' che a distruggerlo. Al di la' di questa retorica apparentemente seducente, le cosiddette armi "non letali" non fanno altro che innalzare il livello della violenza, provvedendo alla messa a punto di nuove tecniche repressive. Se i paesi democratici permetteranno ai loro fabbricanti d'armi di svilupparlo, questo armamentario sara' esportato verso luoghi dove non si esita a brutalizzare le popolazioni civili.
9 novembre 2003 - Steve Wright (ricercatore alla fondazione Omega, Manchester)
Si sta assendo ad una rapida accelerazione della ricerca nel settore delle cosiddette armi inabilitanti non-letali, ossia "armi esplicitamente progettate ed impiegate con lo scopo primario di inabilitare le persone o i mezzi materiali rendendo minima la probabilità di causare loro danni permanenti". Ma le armi pubblicizzate come incruente, pulite ed appunto "non-letali", nascondono invece almeno due grandi ipocrisie.
9 novembre 2003 - Marita Villa (Amnesty International)
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