Ecodidattica

Barry Commoner, pioniere dell'ecologia moderna

15 agosto 2016
Marco Magrini

Pioniere del movimento ecologista, in anni più recenti ha dichiarato di esserlo diventato «per colpa della Commissione per l'energia atomica». Per l'esattezza, quando un suo studio su alti livelli di stronzio-90 nei denti dei bambini, come effetto collaterale dei test nucleari, venne accolto con freddezza dalle autorità americane.

È a questo punto che Commoner fonda il Comitato per l'informazione nucleare: per spiegare all'opinione pubblica come i rischi della radioattività possono nascondersi in una cosa così innocua come il latte. E ci riesce a tal punto che le sue argomentazioni diventano la base del Trattato contro i test nucleari, proposto dal presidente John Fitzgerald Kennedy nel 1963.

In vita sua ha scritto numerosi libri di successo, a cominciare da «The Closing Circle» del 1971.

Articoli correlati

  • Storia della Pace
    Stati Uniti (1917-2012)

    Barry Commoner

    Studiò i livelli di stronzio-90 nei denti dei bambini che stavano assorbendo il fallout radioattivo delle bombe nucleari. Partecipò alle prime lotte contro i test nucleari e contro l'uso di pesticidi come il DDT. Ha criticato l'energia nucleare e ha promosso le fonti di energia rinnovabile.
    Alessandro Marescotti
  • Il nuovo Hibakusha
    Editoriale
    Ma la storia continua, come i danni e le sofferenze per tutti i test nucleari succeduti negli anni.

    Il nuovo Hibakusha

    Una piccola notizia che passa in secondo piano, mentre commemoriamo il bombardamento di Hiroshima il 6 agosto di 76 anni fa. Che però ribalta l’anniversario al di là del solo ricordo storico e lo riporta ancora una volta alla sua concretezza.
    6 agosto 2021 - Roberto Del Bianco
  • Astana, Kazakhstan. Per un mondo libero dalle armi nucleari
    Disarmo

    Astana, Kazakhstan. Per un mondo libero dalle armi nucleari

    La tragedia del Kazakhstan inizia il 29 agosto 1949 con la prima esplosione atomica sperimentale nel sito sovietico di Semipalatinsk, cui ne seguirono altre 455 nel corso di 40 anni. Immense le conseguenze umane e ambientali, con quasi due milioni di abitanti coinvolti sia dal fallout radioattivo seguito alle esplosioni, sia dalla radioattività a lungo termine, sia dall'impatto sul bagaglio genetico trasmesso alle generazioni future.
    25 agosto 2016 - Roberto Del Bianco
  • Disarmo

    Francia, soldati cavia per test nucleari

    17 febbraio 2010 - Rossana De Simone
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)