Curriculum di Alessandro Marescotti
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Si è laureato a Bari nel 1980 in Filosofia con 110 e lode.
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Attualmente insegna Materie Letterarie presso l’IISS Righi di Taranto. E’ abilitato all’insegnamento anche di Psicologia Sociale e Pubbliche relazioni, di Filosofia e storia e di Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione.
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Ha collaborato con giornali e riviste. Attualmente scrive per il mensile “Mosaico di pace” curando una rubrica “Chiave d’accesso”.
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Cura un blog sul sito del Fatto Quotidiano.
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Ha partecipato alla realizzazione di alcuni libri, fra cui “Telematica per la pace” (Apogeo), Apri una finestra sul mondo (Multimage), Cronache da sotto le bombe (Multimage), Bandiere di pace (Chimienti editore), La follia del nucleare (Mimesis).
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Ha collaborato con diverse reti TV per la realizzazione di trasmissioni televisive sull’inquinamento a Taranto: Report, Le Iene, Malpelo, ecc.
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Ha svolto docenza nel Master in Progettazione, Gestione e Tutela Ambientale, programma formativo 2008-9, bando n.2/2008, organizzato dal Centro di Formazione Professionale Securproject, da Problem Solving s.a.s. e Fondazione Lucis. Il Master si poneva l’obiettivo di una visione allargata ed interdisciplinare delle problematiche ambientali e si è sviluppato dall’ottobre 2008 al dicembre 2009, rilasciando un attestato di specializzazione post lauream in “Progettazione, Gestione e Tutela Ambientale”.
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Ha svolto docenza in vari PON e corsi di educazione ambientale e sulle energie alternative, portando all’interno della didattica scolastica molte delle questioni affrontate nell’ambito della cittadinanza attiva.
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Ha elaborato con i suoi studenti un disegno di legge sulla sicurezza alimentare per la creazione del marchio “dioxin free”.
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Ha portato alla luce a Taranto la presenza della diossina con dossier, comunicati, esposti alla Procura e analisi.
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Ha partecipato alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il rigassificatore di Taranto in quanto componente del Comitato contro il Rigassificatore.
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Ha partecipato alla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l'ILVA di Taranto.
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Ha partecipato, in quanto rappresentante di PeaceLink, alla procedura per attivare due infrazioni nei confronti dell'Italia incontrando la Commissione Europea e la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo.
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Nel 2006 ha redatto varie osservazioni tecniche sul progetto di Rigassificatore a Taranto.
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Tra il 2006 e il 2007 ha richiesto alla Regione Puglia che venisse avviato un programma di controllo dell’inquinamento da diossina tramite l’Arpa Puglia e ha invitato la Provincia di Taranto ad acquistare le attrezzature necessarie per creare un laboratorio a Taranto in grado di analizzare la diossina.
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Nel 2007 ha avviato una campagna di sensibilizzazione sui saponi al mercurio in Africa in collaborazione con la dottoressa Chiara Castellani, missionaria laica nella repubblica Democratica del Congo.
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Nel 2007 ha elaborato il dossier di PeaceLink che evidenzia emissioni di diossina a Taranto pari al 90.3% del totale della diossina industriale inventariata nel registo INES (http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/21516.html).
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Nel maggio del 2007 ha redatto un dossier sulle emissioni di mercurio a Taranto (http://www.peacelink.it/tarantosociale/a/21803.html) ricevendo una denuncia per “procurato allarme e diffamazione” che viene però archiviata (http://www.peacelink.it/ecologia/a/25332.html) in quanto il GIP non ritiene applicabili gli articoli del codice penale “a meno di non ritenerli applicabili ogni volta che si dibatta pubblicamente su temi che potenzialmente possano ingenerare allarme in chi ascolta. Non può, parimenti, ravvisarsi la configurabilità del reato di diffamazione avendo gli indagati rispettato tutti i criteri esimenti, più volte richiamati dalla giurisprudenza di legittimità (interesse pubblico, continenza e verità, anche putativa della notizia)”.
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Con i fondi raccolti per la difesa legale, non più necessaria essendo intervenuta l’archiviazione, nel febbraio 2008 ha fatto analizzare un campione di formaggio locale. Viene riscontrata diossina sopra i valori di legge. E’ la primo caso di “alimento alla diossina” rinvenuto a Taranto. Parte un’indagine della magistratura e vanno sotto processo diverse persone dell’ILVA, della politica e degli apparati di controllo.
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Nel 2007 ha cominciato, con un lavoro di equipe, a partecipare alle procedure di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) diffondendo a livello nazionale un forte invito alla cittadinanza attiva, alla conoscenza della direttiva IPPC e al controllo dell’inquinamento nell’ambito delle procedure di partecipazione democratica a sfondo tecnico-giuridico come AIA e VIA.
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Ha sviluppato diversi interventi sull’importanza di una educazione ambientale che divenga strumento di informazione e partecipazione nel solco dei diritti fissati dalla Convenzione di Aarhus.
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Nell’ottobre 2008 ha realizzato per il Corriere della Sera un’indagine che compara i livelli di inquinamento industriale di tutta l’Italia giungendo a documentare statisticamente che Taranto è la città con la maggiore quantità di emissioni nocive a livello nazionale.
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Si è occupato di emissioni di Polonio-210 e Piombo-210 connesse al ciclo siderurgico. In seguito l’ISPRA ha fatto un sopralluogo per avviare uno studio sui livelli di radioattività che ha confermato la presenza a Taranto di Polonio-210 e Piombo-210.
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Nel novembre 2008 è stato fra i promotori della “marcia dei ventimila” con cui Altamarea chiedeva alla Regione Puglia una legge per introdurre un limite alla diossina di 0,4 ng/m3.
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Ha collaborato alla realizzazione del libro “Convivere con la fabbrica” per la parte relativa alla diossina.
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Ha richiesto nel 2008 il controllo sui macelli per verificare la presenza di diossina nelle carni. In seguito a questa richiesta la Regione Puglia ha emanato il divieto di consumo di fegati di agnello e il divieto di pascolo libero in terre incolte in un’area fino a 20 km dall’area industriale di Taranto.
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Ha collaborato con il Comune di Taranto per la progettazione e realizzazione del convegno sul campionamento in continuo della diossina, tenutosi il 16 giugno 2009.
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Il 31 luglio 2009 ha inviato una lettera al Sindaco di Taranto per sollecitare un controllo sulla popolazione al fine di verificare la presenza di arsenico e metalli pesanti da cui è scaturito un monitoraggio biologico sulla popolazione.
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Nel 2009 ha lanciato l’idea del movimento delle “ecosentinelle”.
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Nel 2010 ha richiesto il monitoraggio continuo delle emissioni dell’ENI di Taranto. La richiesta è entrata nell’AIA dell’ENI.
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Nel 2010 ha avviato con PeaceLink la campagna sul benzo(a)pirene per ripristinare le norme cancellate dal dlgs 155/2010, portando la problematica all’attenzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e alla Commissione Bicamerale Infanzia, anche con la raccolta di firme sia a Taranto sia nel resto dell’Italia.
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Nel 2011 ha redatto un dossier per il Fondo Antidiossina Taranto sull’inquinamento dei fondali e dei mitili di fondale del Mar Piccolo; in seguito a quella denuncia pubblica è stata vietata la coltivazione delle cozze nelle zone contaminate da diossina e PCB.
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Nel 2011 ha progettato e realizzato, con il ricorso a esperti e con il patrocinio del CSV di Taranto, un corso per il monitoraggio dell’inquinamento da IPA, destinato a formare volontari competenti.
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Nel 2011 il Rotary Club di Taranto gli ha donato un analizzatore portatile di IPA con cui realizzare una mappa georeferenziata dell’inquinamento del territorio.
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Ha partecipato alla costituzione di PeaceLink come parte civile nel processo Ambiente Svenduto.
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Nel 2014 ha ricevuto a Ravenna il "Premio Honoris Causa" per Giornalismo d'Inchiesta.
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Ha partecipato, a proposito dell’inquinamento ILVA, a diverse iniziative a livello europeo per avviare la procedura di infrazione per violazioni delle direttive, tenendo incontri e contatti con la Commissione Europea e il Parlamento Europeo.
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Ha intrattenuto un confronto costante in diverse occasioni con l’Arpa Puglia anche nell’ambito di iniziative istituzionali in qualità di relatore o di interlocutore, maturando una esperienza diretta nell’ambito della cittadinanza attiva, della cittadinanza scientifica e del monitoraggio ambientale.
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Fa parte della Cabina di Regia Regionale per la qualità dell’aria in Puglia.
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E’ interlocutore della Regione Puglia nell’ambito della Legge per Taranto con proposte sulle alternative di sviluppo per Taranto.
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A Taranto ha partecipato a diversi incontri all’Università per l’approfondimento delle questioni legate alla riconversione ecosostenibile dell’economia.
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Collabora nella scuola con il progetto Sustain per portare l'energia solare in Africa.
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Dal 2015 ha avviato il progetto Ecodidattica nella scuola.
L'attività su esposta non è stata un'attività individuale ma si è svolta grazie alla preziosa collaborazione di diverse persone che con la loro competenza e e la loro passione hanno consentito quanto sopra descritto.
Il curriculum nella forma estesa è qui.
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