Ecodidattica

Il lessico dell'Ambiente: Scuola, Taranto e Patrimonio

L'esperienza di educazione ambientale come patrimonio culturale della comunità

Nel libro di Maurizio Triggiani "Carichi di meraviglie: scuola & patrimonio" alcune pagine sono sull'esperienza di Ecodidattica. L'autore considera rilevante la capacità della comunità scolastica tarantina di fare memoria e cultura a partire dalla sofferenza di una città flagellata dall'inquinamento
17 novembre 2021

Ecodidattica

Ho ricevuto oggi con piacere il libro del prof. Maurizio Triggiani, di cui allego l'indice. E' sul patrimonio culturale e la scuola. Questo libro comprende anche una parte su Ecodidattica e sul percorso formativo avviato nella scuola a Taranto sui temi dell'educazione ambientale. Infatti l'autore considera tale percorso - in una città martoriata dalle note vicende legate all'inquinamento industriale - come una parte del patrimonio culturale della comunità locale e della sua capacità di fare memoria e cultura

L'autore mi aveva telefonato per avere maggiori informazioni su questa nostra esperienza che per lui costituiva e costituisce un patrimonio culturale da custodire.

Il patrimonio culturale è il luogo di cui si raccoglie la ricchezza materiale e immateriale di testimonianze di un paese, una città, una nazione. Tale patrimonio è destinato alla fruizione collettiva. Per una definizione del concetto di patrimonio culturale si veda la Convezione di Faro. La Convenzione tiene conto dei processi in atto di democratizzazione della cultura e di open government, poiché vede nella partecipazione dei cittadini e delle comunità la chiave per accrescere la consapevolezza del valore del patrimonio culturale e il suo contributo al benessere e alla qualità della vita.

Nella presentazione del libro, a cura di Giuliano Volpe, il "patrimonio culturale" viene definito come un intreccio inestricabile di beni materiali e immateriali e del paesaggio che rendono unico il nostro Paese. E aggiunge a p. 8: "E' l'intero patrimonio culturale a dare senso ai nostri luoghi, belli e brutti, conservati e devastati, ordinati e degradati". E pone attenzione al ruolo della scuola come luogo dove educare a cogliere le innumerevoli tracce presenti nel territorio e le tante storie che esso contiene.

E la parte che ci riguarda è a pagina 170 e si intitola "Il lessico dell'Ambiente. Scuola, Taranto e Patrimonio".

"Salva la tua città"

Quando l'autore del libro, Maurizio Triggiani, mi telefonò, non immaginavo minimamente che la nostra esperienza e che le nostre storie potessero far parte di un "patrimonio culturale" e ho dovuto faticare parecchio per capire che il patrimonio culturale non è solo la storia dell'arte e dei beni museali. L'autore mi spiegava che patrimonio è anche la memoria di una comunità, sono anche le storie delle persone, la storia della comunità delle persone, è anche la scuola che educa alla lettura del patrimonio di comunità fatto di memorie, di storie e di identità culturale. Con Ecodidattica abbiamo, secondo lui, creato un percorso di identificazione e di raccolta di un patrimonio di cultura e di esperienze. Io sono rimasto veramente colpito da questo approccio perché non immaginavo che noi potessimo essere parte di un patrimonio culturale immateriale. E nell'introduzione del libro si parla dello scrittore David Foster Wallace che spiazzò tutti raccontando questa storia: "Ci sono due giovani pesci che nuotano e a un certo punto incontrano un pesce che va nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice: 'Salve ragazzi, com'è l'acqua?' I due pesci nuotano un altro po', poi uno guarda l'altro e dice: 'Che cavolo è l'acqua?'" Ecco... noi spesso non ci accorgiamo dell'acqua in cui ci muoviamo e di essere in buona sostanza "immersi" in un contesto di storie ed esperienze che - se trasformate in cultura - diventano (anche se ne siamo non consapevoli) patrimonio culturale. Il libro che ho ricevuto oggi ci colloca in questo rapporto fra storia e patrimonio culturale. E l'autore ricorda che nel 2015 è stato varato il Piano Nazionale per l'Educazione al Patrimonio Culturale, sancito dall'intesa fra il MIUR e il Ministero dei Beni Culturali.

Note: CARICHI DI MERAVIGLIE SCUOLA & PATRIMONIO

A fine 2015 è stato varato il Piano Nazionale per l’Educazione al Patrimonio Culturale che ha sancito un’intesa tra due Ministeri, quello dell’Istruzione e quello dei Beni Culturali, con l’obiettivo di supportare la conoscenza e la didattica del Patrimonio Culturale. Come si è arrivati a questa intesa? Cosa è successo in seguito? Il volume affronta il complesso rapporto tra Scuola e Patrimonio Culturale riportando la riflessione scientifica, tecnica e legislativa su un piano immediato: quello della testimonianza, dell’esperienza didattica dell’autore. Sono raccolte le esperienze scolastiche maturate in oltre un decennio, soprattutto nella Scuola Secondaria di I grado. Iniziative didattiche che hanno avuto un unico filo conduttore: la conoscenza, la corretta comunicazione e l’approfondita riflessione sul Patrimonio Culturale. Non si parla soltanto di monumenti, ma anche di tradizioni popolari, di paesaggi storici, di vicende legate alla scuola stessa, raccogliendo, nell’ultima parte del lavoro, ulteriori testimonianze di docenti, esperti, guide, tecnici e bibliotecari. Si scopre in tal modo come Scuola e Patrimonio Culturale costituiscano due universi che si incontrano - spesso si scontrano anche - generando in ogni caso una dialettica di grande stimolo. In fondo, la scuola e il patrimonio culturale, sono due mondi che appartengono a ognuno di noi. (Fonte: https://www.academia.edu)

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