I verdi auspicano l'istituzione di un polo universitario presso il sito della Trisaia di Rotondella
I Verdi della Basilicata, nel condividere la proposta del Movimento Pacifista No Scorie Trisaia, in merito alla istituzione sul sito della Trisaia di un Polo dell’Università della Basilicata, ritengono che esso possa contribuire allo sviluppo economico ed imprenditoriale dell’arco Jonico-Metapontino, con facoltà inerenti l’ambiente, l’agricoltura e l’energia alternativa. La proposta si inquadra nelle azioni proposte dai Verdi nel Programma del Centro Sinistra per il governo della Regione. Oltre a rilanciare l’Università della Basilicata – ribadiscono i Verdi lucani - l’iniziativa può contribuire a rilanciare il territorio dell’Arco Ionico Lucano dando impulso alle attività produttive agricole e turistiche del Metapontino, per un ruolo guida nell’economia regionale e meridionale. Affinché la proposta possa essere perseguibile – sottolineano i Verdi - è necessario prima risolvere il problema della bonifica del Centro Trisaia di Rotondella per il quale si chiede al Governo nazionale trasparenza e certezze per il futuro.
Il bacino di utenza potenziale del Polo Universitario presso il sito della Trisaia è notevole. Potrebbe servire, secondo alcune stime, oltre 600.000 abitanti considerando i territori di Puglia, Calabria e Basilicata, rappresentando un punto di riferimento anche per i giovani residenti nei Paesi del Mediterraneo che qui potrebbero formarsi nel campo delle energie pulite applicate ai settori produttivi (agricoltura, trasporti, edilizia, etc). Presso il nuovo Polo Universitario potrebbero infatti essere istituiti corsi universitari e lauree brevi sull’applicazione delle energie alternative in settori produttivi, sul solare (fotovoltaico e termico) e l’Idrogeno. La conversione definitiva del centro nucleare della Trisaia in sede di facoltà e ricerca universitaria – ribadiscono i Verdi - metterebbe definitivamente la parola fine al pericolo che presso il Centro della Trisaia possa essere stoccato il combustibile nucleare riprocessato all’estero unitamente ai materiali nucleari più radioattivi e quelli di III categoria. L’istituzione presso il sito della Trisaia, dell'Università del Mediterraneo, rappresenta un ponte per la pace e lo sviluppo delle energie pulite per nuovi approcci culturali e di cooperazione tra i popoli, per una Basilicata proiettata oltre i suoi confini.
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