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Marcia sud per un'altra agricoltura e la sovranità alimentare

CULTURA DELLO SVILUPPO PER UN’AGRICOLTURA ED UNA QUALITA’ DELLA VITA MIGLIORE!

31 maggio 2005
noscorie trisaia (map nst)

Noscorie Trisaia saluta la marcia sud per un’altra agricoltura nella piazza antistante il centro nucleare della Trisaia, dedicato da noi alla memoria del giovane antinuclearista francese “Sebastien Briat”, morto per difendere il suo prossimo dai rischi e dai pericoli del nucleare civile e militare.
Nel nostro sud, dove la terra è stata sempre fonte di sostentamento e ricchezza, dove le lotte sociali per la terra hanno segnato i percorsi di libertà della società civile, lo sviluppo del meridione e dei popoli del mediterraneo è e resta legato all’agricoltura!
Riteniamo, pertanto, di fondamentale importanza:
• la tutela della piccola proprietà contadina - messa subito in ginocchio dalle calamità natu-rali – auspicando che anche per lei sia attivata, così come nell’industria, una forma di cas-sa integrazione speciale che salvaguardi non la proprietà ma il reddito minimo di sosten-tamento dell’individuo e della sua famiglia;
• il controllo del mercato e dei prezzi: vanno eliminate le piattaforme fittizie che fanno lievi-tare i prezzi, le inefficienze ed i commerci paralleli. Promuoviamo, a tal fine, dei centri di-retti di consumo nelle nostre città, pochi passaggi ed intermediari tra agricoltore e centro di consumo;
• controllo dei prezzi e della qualità delle attrezzature, dei fitofarmaci, dei concimi ed altri mezzi tecnici che la grande industria fornisce per la produzione agricola. Il contadino non deve lavorare per le multinazionali del petrolio e della chimica!
• Formazione continua in agricoltura per la produzione di prodotti sani e a buon mercato per i consumatori.

A tal fine chiediamo alle organizzazioni degli agricoltori di fare propria la nostra proposta di trasformare il centro nucleare della Trisaia in facoltà universitaria, con corsi anche in agricoltura!
Promuoviamo una cultura dello sviluppo e non di distruzione dell’ambiente e delle sue risorse; già rischiamo di pagare pesantemente per la presenza del centro nu-cleare della Trisaia, sia solo in termini di immagine dei nostri prodotti agricoli e tu-ristico-ambientali.
La facoltà formerà i tecnici che potranno sviluppare nelle aziende agricole nuove tecniche di produzione e vendita in quella che è stata la California del sud ed il cuore dell’economia agricola meridionale.
La nuova facoltà sarebbe al servizio dell’intero arco jonico, un bacino d’utenti sti-mato in circa 600.000 abitanti.
Le facoltà in Trisaia, per una questione di “costi dello studio” molto economici e competitivi con altre sedi, potrebbe favorire la frequenza del nostro ateneo a molti giovani italiani, tunisini, algerini, greci, turchi, egiziani, ecc.
Le nuove facoltà della Trisaia potrebbero avere un bacino d’utenti mediterranei ed internazionali.

Una cultura dello sviluppo dell’agricoltura sostenibile diventa una cultura di pace e di cooperazione tra i popoli!
In questo modo non potrebbe mai esistere neanche l’ipotesi di un sospetto che in Trisaia di Rotondella si possano formare ricercatori e tecnici capaci di sviluppare tecnologie pericolosissime per l’umanità ed idonee allo sfruttamento strategico-militare.
Non generiamo guerre inutili e non lasciamo che il nostro sud diventi terra di basi e di militari, sviluppiamo la cultura e la cooperazione affinché per milioni d’esseri umani sia soddisfatto il diritto all’alimentazione ed al sostentamento.

Movimento Antinucleare Pacifista
NOSCORIE TRISAIA
E.mail: nonucleare@email.it

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