Grave incidente nucleare in Inghilterra.
Circa 83.000 litri di liquido molto radioattivo sono fuoriusciti in nove mesi dalla centrale nucleare di Sellafield (nord-ovest dell'Inghilterra), a seguito della rottura di una condotta. A riportare la notizia è stato l’Indipendent on Sunday, lo stesso giornale che ha svelato i piani segreti di rilancio del nucleare in Gran Bretagna dell’entourage blairiano.
Secondo il giornale, si tratta dell'incidente nucleare più grave registrato nel Regno Unito da anni. Il giornale ha rivelato che la fuoriuscita di liquido, equivalente alla metà del contenuto di una piscina olimpica, è stata individuata soltanto il 19 aprile scorso e che l'incidente è la conseguenza di una serie di errori umani e tecnici. Il liquido, hanno detto fonti interpellate dal settimanale che lavorano alla centrale, non sarebbe andato all'esterno dell'impianto, ma in una zona interna, ora altamente contaminata. Secondo l'Independent on Sunday, la fuoriuscita del liquido getta un'ombra sul futuro della già controversa centrale nucleare.
British Nuclear Group (Bng), la società che amministra Sellafield, ha ammesso che i suoi dipendenti non sono stati in grado di leggere gli indicatori degli strumenti che segnalavano la rottura di una condotta difettosa, avvenuta nell'agosto scorso.
“E’ necessario che Bng agisca con urgenza per mettere in atto le nostre indicazioni mirate a migliorare il funzionamento degli impianti e recuperare il liquido fuoriuscito. Aspetteremo di ricevere consulenze a riguardo prima di decidere sul futuro della centrale”, ha dichiarato al giornale inglese un imbarazzato portavoce del ministero dell'Industria.
Una volta scoperto l'incidente, Bng ha chiuso la centrale, ha ordinato una serie di controlli per identificare altre possibili fughe ed ha dichiarato che farà pressioni per una maggiore consapevolezza e responsabilità tra il suo staff. Alcuni ministri tuttavia, sottolinea il domenicale, prevedono che la centrale potrebbe non riaprire più a causa dell' incidente, classificato come “grave” dall'Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica. La notizia dell'incidente si colloca in un momento in cui in Gran Bretagna il governo, secondo indiscrezioni e documenti rivelati sempre da Indipendent on Sunday, vorrebbe far digerire all’opinione pubblica il varo di una nuova generazione di centrali nucleari, con lo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica. I responsabili di Sellafield si sono affrettati a tranquillizzare gli abitanti delle zone limitrofe, chissà con quali esiti, sottolineando che non c'è alcun pericolo di contaminazione ambientale perché il liquido radioattivo sarebbe confluito in una cella di acciaio inossidabile, ora inaccessibile a causa delle radiazioni. Per portare a termine le riparazioni saranno necessari diversi mesi e la costruzione di particolari robot per la bonifica dell'impianto, per un costo complessivo di almeno tre miliardi di euro, alla faccia di chi dice che il nucleare oltre che sicuro è anche conveniente.
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