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No Tav: cosa trasporteremo tra vent'anni su questi treni super-iper-mega?

Pubblichiamo uno scambio di lettere in merito alle recenti vicende della Val di Susa, tra Luca Mercalli (anche Presidente della Società Italiana di Climatologia) e Ugo Bardi...
1 dicembre 2005
Luca Mercalli - Ugo Bardi
Fonte: Fonte:www.gruppoverdipiemonte.it
Link: http://www.gruppoverdipiemonte.it/html/art-292
31.10.05/1.11.05

Carissimi,
è stata una giornata epica qui in Val Susa. Sembrava di essere tornati nel medioevo più oscuro (anzi, ora ci siamo dentro).
Non solo per il cielo cupo e nebbioso particolarmente malinconico tra i castagni ingialliti alla base del Rocciamelone.
Sono appena tornato dai luoghi di guerra civile e ho la nausea. Fortunatamente non per un pugno in pancia, ho evitato i manganelli portando in giro un collega giornalista della Radio Svizzera Italiana. Ma ho il vomito per quello che ho visto, indegno di un paese civile e democratico.
Oltre mille poliziotti, carabinieri antisommossa e finanzieri lanciati contro la gente comune, come se fossimo stati i peggiori delinquenti (quelli, invece, tranquilli agiscono impuniti... dove avete mai visto 1000 uomini in assetto di guerra, dico mille, fare un'operazione di polizia contro malviventi o truffatori?)
Fin da ieri sera centinaia di persone, pensionati, studenti, di tutti insomma, hanno dormito nei boschi, braccati come fiere selvatiche, per essere pronti all'alba a fronteggiare le ruspe.
Così è stato, in mezzo ai boschi alle sei di stamattina sono arrivati i blindati, sembrava di essere a Baghdad.
I Sindaci in prima linea, rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti, presi a sberle dai carabinieri, con frasi del tipo: "Lei chi crede di rappresentare con quella fascia tricolore?"
Altri presi a cazzotti e buttati a terra, gente con le mani alzate e disarmata, che ribadiva la protesta PACIFICA, spostata di peso dai prati espropriati.
Vigili urbani che proteggevano i propri concittadini ARRESTATI (e poi rilasciati) dalla polizia di stato: ma come, Stato contro Stato? Chi è più ufficiale? Un pubblico ufficiale che difende il suo territorio dall'arroganza e dalla rapacità delle lobby cementiere o gli agenti aizzati da Roma dal ministro-talpa Lunardi?
Eppure le interviste che abbiamo raccolto erano di una maturità sorprendente: manifestanti maturi e competenti, gente che citava Gandhi e il picco del petrolio.
Gente che si chiedeva cosa mai dovremo trasportare tra vent'anni su questi treni super-iper-mega, quando non si fanno funzionare decentemente nemmeno quelli che abbiamo ora. Gente che chiedeva di impiegare 15 miliardi di euro non per bucare un'ennesima volta le Alpi, ma per gli ospedali, per le energie rinnovabili, per il risanamento ambientale.

Tanto per fare esercizi di termodinamica della follia: 15 milioni di m3 di roccia estratta dalla galleria di 54 km sotto il moncenisio non sanno dove metterli. Ecco la brillante soluzione pensata dai progettisti: l'imbocco del tunnel è a circa 600 m, a 2000 m c'è la cava dalla quale fu prelevato il pietrisco per la costruzione della diga del Moncenisio nel 1968. Dunque, riempiamo la cava con lo smarino e il gioco è fatto! Con un nastro trasportatore lungo 16 km eleviamo rocce della densità di 2500 kg/m3 su 1400 m di dislivello. Solo la deriva dei continenti è capace di tanto, ma lavora con incrementi di 1 mm all'anno.
Capite cosa vuol dire il delirio dell'energia facile?
E noi stiamo qui a pensare di risparmiare pochi miseri watt isolando il tetto o andando sul motorino elettrico...

I vecchi della montagna, fermi di fronte ai blocchi della polizia, dicevano che sono passati solo 60 anni da quando le bande partigiane facevano gli stessi sentieri inseguite dai tedeschi.
Pensate a queste cose quando tra tre mesi vi presenteranno la val di susa imbellettata per le olimpiadi invernali.

boh, ora sono troppo scosso per proseguire, rischio di scrivere stupidaggini.
ne riparleremo a sangue meno bollente. Grazie per i vostri messaggi di solidarietà...

Luca Mercalli

From: Ugo Bardi
Date: Tue Nov 1, 2005 10:55 am
Subject: TAV Torino-Lione

Cari colleghi,
su questa lettera di Luca Mercalli, ho dormito male tutta la notte. Ho
sognato - o forse ho rimuginato nel dormiveglia - di essere un abitante
dell'isola di Pasqua di tanti secoli fa. Mi sono immaginato la
deforestazione, l'erosione e l'eccesso di popolazione e mi sono
immaginato un congresso dei "grandi pasquani" dell'epoca dove i grandi
capi rassicuravano il popolo che: "non c'è problema, abbiamo solo
bisogno di altre statue, ancora più grandi di prima". Mi sono rivisto
nella mente la sfilata dei tronfi inbecilli di Rimini del congresso
dell'altro giorno che ci hanno rassicurato che "non c'è problema,
abbiamo solo bisogno di sviluppo, ancora più di prima"
Sull'isola di Pasqua si trovano ancora oggi immense statue non finite
abbandonate nelle cave di pietra dove venivano scolpite. Vicino, si
trovano scalpelli e utensili di pietra del tempo. Evidentemente, il
collasso ha colpito mentre ancora si cercava di fare statue sempre più
grandi. Gli archeologi si domandano come mai i pasquani hanno continuato
a costruire statue fino all'ultimo, non si accorgevano di cosa stava
succedendo? E che cosa avranno pensato quando hanno tagliato l'ultimo
albero dell'isola per farci uno dei rulli per trascinare le statue?
Chissà se c'era qualcuno che protestava? Forse c'era, ma gli avranno
dato di catastrofista, probabilmente lo hanno preso a legnate e sono
andati avanti.
Credo che nei secoli futuri qualche archeologo esaminerà, perplesso, le
immense gallerie che qualcuno aveva cominciato a scavare nelle Alpi,
come pure i resti di quello che sembrerebbe essere stato l'inizio della
costruzione di un pilone di quello che avrebbe dovuto essere un ponte
lunghissimo nel Mediterraneo. Qualcuno si domanderà come mai gli
abitanti del tempo non pensavano a utilizzare quelle risorse che gli
rimanevano per l'energia rinnovabile e per l'agricoltura invece di
sprecarle in questo modo. Almeno, Luca ci ha raccontato cosa succede ai
catastrofisti che protestano.

From: "Luca Mercalli"
Date: Tue Nov 1, 2005 9:57 pm
Subject: R: [petrolio] TAV Torino-Lione

Caro Ugo, cari amici,
La riflessione sull'isola di Pasqua/Val di Susa è assolutamente
pertinente, è valsa la notte insonne.
A leggere i titoli dei giornali di oggi c'era da mettersi le mani nei
capelli.
Roboanti dichiarazioni della destra e della sinistra sviluppista, del
tipo: "si è trattato di piccole proteste di ambientalisti e centri
sociali, bisogna andare avanti senza esitazioni", "è un'opera
fondamentale per il paese", "è strategica", "garantirà occupazione e
prosperità"... E così via.

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