Il manganello ad alta velocità: picchiati i manifestanti nonviolenti della Val di Susa
6 dicembre - Susa - Le forze dell'ordine sono intervenute questa notte a Venaus per sgomberare il presidio dei manifestanti che impediscono da giorni i lavori per la linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) in Val di Susa. L' operazione è stata compiuta per prendere possesso degli 82 lotti di terreno su cui la società CNC, per conto della LTF, dovrà compiere lavori per la costruzione di un tunnel al servizio della futura linea.
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Le forze dell'ordine sono intervenute questa notte a Venaus per sgomberare il presidio dei manifestanti che impediscono da giorni i lavori per la linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) in Val di Susa. L' operazione è stata compiuta per prendere possesso degli 82 lotti di terreno su cui la società CNC, per conto della LTF, dovrà compiere lavori per la costruzione di un tunnel al servizio della futura linea ferroviaria Torino-Lione.
L' opposizione dei manifestanti che sono contrari alla Tav aveva finora consentito l' occupazione di soli 5 lotti. Da martedi' scorso forze dell' ordine e manifestanti si fronteggiavano in una situazione di stallo.
"Intorno alle 3:30 - racconta il fotografo Alessandro Contaldo, che si trovava al presidio di Venaus - sono arrivati una trentina di automezzi delle forze dell' ordine che hanno scaricato un migliaio tra agenti e carabinieri in assetto antisommossa. E' iniziata subito una carica ed anch'io sono stato colpito da alcune manganellate".
Secondo Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana Bassa Valle di Susa, ci sono stati otto feriti, alcuni dei quali soccorsi dalle ambulanze inviate sul posto dal 118, che parla di "feriti lievi". Si sono messi all' opera anche le ruspe che hanno tolto la barricata eretta dai dimostranti nei giorni scorsi.
Al momento dello sgombero nella zona vi era un centinaio di manifestanti. Polizia e carabinieri hanno isolato la zona con posti di blocco più a valle sulle strade che portano al presidio di Venaus.
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