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Caro petrolio

Super bolletta in arrivo Italia ai massimi da 20 anni

15 ottobre 2006
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Nonostante il calo delle quotazioni del greggio registrato nelle ultime settimane, per l'Italia si profila quest'anno una super bolletta petrolifera: il nostro paese pagherà nell'intero 2006 ben 5 miliardi in più rispetto al 2005. Se le quotazioni dell'oro nero dovessero mantenersi sui livelli attuali nell'ultimo scorcio dell'anno, i conti 2006 dovrebbero infatti attestarsi sui 27 miliardi di euro contro i 22 pagati l'anno passato. E, se le prime stime che arrivano dagli esperti del settore - basate sull'andamento delle quotazioni nei primi 9 mesi e sulla proiezione degli attuali valori per la rimanente parte dell'anno - trovassero conferma, si tratterebbe della fattura petrolifera più cara da oltre 20 anni, dai tempi cioè del grande shock petrolifero degli anni Ottanta.
I primi nove mesi dell'anno si sono chiusi con un costo medio dei greggi importati in Italia intorno ai 58 dollari al barile, circa 7 dollari in più rispetto ai 51 della media annua 2005. A spingere sono state le fiammate estive, con nuovi record storici che hanno visto il barile superare i 78 dollari. Quotazioni che, se non avessero invertito tendenza, avrebbero portato quest'anno la fattura a spingersi anche sopra i 30 miliardi di euro. Anche se il trend ribassista, registrato negli ultimi tempi, dovesse proseguire nei prossimi mesi, la bolletta italiana per quest'anno non dovrebbe comunque scendere sotto ai 26-27 miliardi di euro. Se, infatti, il barile si mantenesse sui livelli attuali nei prossimi due-tre mesi (58,63 dollari si registravano due sere fa a New York), l'anno si chiuderebbe con un conto per l'acquisto del greggio e dei prodotti derivati intorno ai 27 miliardi.
Se invece l'oro nero dovesse continuare ad indebolirsi e attestarsi su livelli vicini ai minimi toccati la scorsa settimana (sui 52 dollari al barile) la bolletta petrolifera 2006 si attesterebbe sui 26,3 miliardi di euro. Ad un livello cioè sempre ben più alto dei 22,213 dell'anno passato, nonostante una domanda che registra una stallo. I consumi nei primi nove mesi dell'anno - secondo gli ultimi dati dell'Unione Petrolifera - hanno infatti registrato una contrazione dello 0,1% rispetto a gennaio-settembre 2005. E, nel solo mese scorso, la domanda ha segnato una battuta d'arresto dello 0,8% sullo stesso mese di un anno fa. Bisogna ricordare che l'economia italiana dipende dal greggio per circa l'85%, contro una media dei partner europei che si attesta intorno al 50%.
Il caro-petrolio aggraverà anche le bollette dei singoli cittadini. A cominciare da elettricità e gas, che quest'anno hanno segnato progressivi aumenti, con la spesa media di una famiglia tipo (225 chilowattora di luce consumati in un mese e 1.400 metri cubi di gas bruciati in un anno) salita di oltre 100 euro rispetto al 2005. Salgono anche i carburanti: un litro di super, nel corso dell'estate scorsa, è arrivato a sfiorare quota 1,41 euro, circa 20 centesimi in più rispetto ad inzio anno, quando lo stesso litro costava sugli 1,229 euro. Il gasolio è arrivato in agosto a 1,223 euro al litro, mettendo a segno un rincaro di oltre 10 cent in 9 mesi. Nelle ultime settimane, comunque, la stretta sui carburanti si è un po' allentata, trainata dalla discesa della materia prima: oggi un litro di senza piombo viaggia sugli 1,233 euro, il diesel su 1,133 euro.

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