Tassa sulla minerale: non c'è da ridere, c'è da applaudire

Nell'apprendere della nuova microtassa sulle bottiglie di acqua minerale , gli italiani si dividono come al solito in due: qualcuno si sbellica dalle risa pensando a cosa deve inventarsi il governo per racimolare due lire; altri schiumano di indignazione all'idea di venire spellati da tutte queste tasse.

Io sono invece molto contenta. L'abitudine italiana (siamo i primi al mondo) di bere acqua minerale in bottiglia l'ho sempre trovata scandalosa. Vedere le vecchiette che trascinano bottiglioni pesantissimi quando potrebbero bere ottima (nel 90% delle città) acqua del rubinetto, mi fa sì schiumare di rabbia. L'acqua "der sindaco", come si dice a Roma, è molto più controllata e sicura dell'acqua minerale e soprattutto non produce milioni di tonnellate di plastica usa e getta che inquina i mari.

Approfitto per ripostare parte di un vecchio post , dove si dimostrava che per produrre un chilo di PET (la plastica delle bottiglie) si consumano ben due chili di petrolio. Tutti coloro che si indignano per la tassa, devono decidere se bere l'acqua del rubinetto o andare a piedi nel prossimo futuro.

Per produrre un chilo di PET, occorrono due chili di petrolio. Evidentemente ancora si pensa che ne valga la pena, ovvero che il prodotto PET sia più importante della risorsa petrolio... Nell'ultimo anno, comunque, il prezzo di produzione del PET è aumentato del 15%. Una bottiglia per contenere la Coca Cola pesa circa 104 grammi, e il suo valore il PET è di circa 10 cent.