Il frutto proibito della conoscenza
Il rapporto tra piante e scienza è mistico dai tempi di Adamo ed Eva. Genesi e genetica, passione e ragione, peccato originale e attrazione diabolica per il frutto proibito della conoscenza. E così fu anche in tempi moderni quando le mele caddero da sole per forza di gravità. Ma gli scienziati non sono poi tanto scientifici. Isaac Newton dedicava gran parte dei suoi neuroni all’interpretazione dell’Apocalisse. Dove sta il confine tra scienza e delirio di onnipotenza? Per la morale biblica, quando l’uomo vuole fare dio viene cacciato dal giardino dell’Eden. Per atei impenitenti e ragionevoli invece il no agli Ogm non è difesa mistica del creato ma resistenza terrena contro la mistificazione quotidiana di chi il giardino dell’Eden se lo vuole comprare. Più che di frutta parliamo di sfruttamento. Della terra e dei popoli. Per la prima volta nella storia, i geni dei semi delle piante rischiano di diventare proprietà privata di pochi sciacalli che tentano con ogni mezzo di colonizzare le terre emerse fino alle radici. Terrestri di tutto il mondo unitevi.
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