Anche un referendum contro il transgenico
C'è chi esplora un'altra via per combattere lo strapotere delle multinazionali agroalimentari. Con due proposte di legge di iniziativa popolare per la sovranità alimentare e per dire no agli Ogm tramite un referendum consultivo. La raccolta di firme organizzata da Altragricoltura-Foro Contadino è appena iniziata e durerà sei mesi (info www.sovranitalimentare.net). «Il nostro movimento comprende realtà contadine di base, comitati per la difesa del territorio, gruppi d'acquisto - spiega il portavoce Gianni Fabris - intendiamo portare avanti la battaglia nata al G8 di Genova nell'ambito dei movimenti internazionali contro il sistema neoliberista di controllo del territorio, delle colture e dell'alimentazione. Il nostro no agli Ogm ha questo quadro di riferimento. Sono la più pressante minaccia tecnologica ed economica con cui le multinazionali tentano di omologare e conquistare terre e mercati. Tutti sanno che i cittadini non li vogliono. Occorre tradurre questa volontà in potere effettivo».
Per questo Altragricoltura ha deciso di redigere due testi di legge e formare un comitato promotore. Alla campagna hanno aderito il Contratto mondiale dell'acqua, Alex Zanotelli, Francuccio Gesualdi, Medicina Democratica, la Rete del Nuovo Municipio, Megachip (l'associazione di cui è presidente Giulietto Chiesa), e l'istituto di certificazione del biologico Icea. Il primo testo trasforma i principi del movimento internazionale per la sovranità alimentare in criteri giuridici applicabili alla realtà italiana, stabilisce la creazione di organi di consulta sul modello della democrazia partecipativa e di un'agenzia nazionale per la difesa dei beni comuni e delle risorse naturali, dall'acqua alla biodiversità. La proposta di legge contro gli Ogm è più articolata. «Le direttive Ue per la liberalizzazione degli Ogm - spiega Fabris - prevedono che i cittadini vengano consultati. Per questo proponiamo una legge che permetta agli italiani di pronunciarsi con un referendum consultivo, come succede in Svizzera, Austria o Norvegia». La nostra Costituzione parla solo di referendum abrogativo ma, sostiene Altragricoltura, non esclude la possibilità di un referendum consultivo. «E poi - continua Fabris - se gli italiani non possono dire la loro, secondo quanto stabilito dalla stessa Ue, gli Ogm da noi non possono entrare».
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