L'Enel: rischio black-out. Gli ambientalisti: «Basta allarmismi»
«Il prossimo inverno sarà freddo e buio, il sistema è fragile, il gas è sempre più caro. A queste considerazioni l'amministratore delegato dell'Enel ha dimenticato di far seguire la scontata conclusione: vogliamo più carbone». Questo il commento di Legambiente all'allarme lanciato ieri da Fulvio Conti durante un seminario sull'energia dei deputati dell'Ulivo. Secondo l'amministratore delegato, lo stato del sistema energetico in Italia sarebbe più fragile rispetto a due anni fa, al momento della crisi dei gasdotti tra Russia e Ucraina. Le cause della debolezza: la riduzione degli stoccaggi e l'aumento del consumo. Stando alle dichiarazioni di Conti, il ministero dell'ambiente avrebbe bloccato lo stoccaggio di 500 milioni di metri cubi di gas. Una nota del ministero smentisce e chiarifica spiegando che la società in causa - la Stogit spa di Settala in provincia di Milano - ha chiesto l'autorizzazione per un aumento del 7% della pressione di stoccaggio del gas. La commissione per la valutazione dell'impatto ambientale, vista la rilevante modifica, ha richiesto l'avvio di una normale procedura che permetta garanzie per la tutela ambientale e la sicurezza dei cittadini, come previsto dalle direttive europee in materia.
Legambiente riconosce come reale il problema delle infrastrutture energetiche, sottolineando però la scarsità degli sforzi volti al contenimento dei consumi e allo sviluppo di fonti energetiche pulite. Simile è il giudizio del Wwf, che esprime timori circa la possibile messa in atto di una politica energetica che impieghi combustibili fossili, che, come ricorda la senatrice Loredana de Petris, non sono compatibili con gli obblighi di abbattimento delle emissioni di CO2, sanzionate dalla Ue. Ad attaccare le affermazioni di Conti anche il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, secondo cui l'allarme produrrebbe come unico effetto la paura negli italiani e favorirebbe scelte politiche contro il protocollo di Kyoto, il clima e l'ambiente. Secondo i dati forniti da Bonelli, il potenziale di energia elettrica installata è di oltre 80mila megawatt, mentre il consumo massimo registrato quest'anno in Italia è stato di circa 56mila, megawatt.
Un invito alla diffusione di sistemi di riscaldamento alternativi proviene invece della Coldiretti, che propone l'impiego di biomasse, come legno e granoturco, in grado, oltre a produrre un notevole risparmio, di permettere una riduzione nell'emissione dei gas ad effetto serra. Ad esempio, è possibile riscaldare un appartamento di cento metri quadri con una speciale caldaia alimentata a chicchi di granoturco che consente, secondo i tecnici, un risparmio del 50-60% rispetto al gasolio o al metano, contribuendo anche alla riduzione dell'emissione di gas a effetto serra.
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