Il vergognoso silenzio che avvolge la centrale di Modugno
Illustrissimi Parroci,
Come ben sapete e come riportato più volte in questi mesi dai mass media, il territorio del Comune di Modugno è interessato dalla realizzazione di una centrale elettrica a turbogas di rilevanti dimensioni e di notevole impatto sulla salute, sull’ambiente e sulla vocazione del territorio.
Come ben sapete il comprensorio modugnese è già altamente inquinato per via della sua vicinanza ad una delle Zone Industriali più estese del Sud Italia; inoltre, è crocevia di strade ad alto scorrimento quali: l’autostrada A 14, la tangenziale 16 Bis, le Statali 98 e 96 ed una fitta rete di comunicazione con i paesi limitrofi; senza contare la presenza del sito industriale Tersan Puglia e dell’Olearia Pugliese che quotidianamente emettono sostanze nocive alla salute dei cittadini che emanano “odori” nauseabondi. Vi è poi la presenza di una cementeria dimessa, ubicata a poche centinaia di metri dalla scuola elementare “Vito Faenza” in Via Bologna, all’interno della quale è già stata accertata dall’ARPA la presenza di amianto e per la qual ragione è stata disposta, dall’Amministrazione Comunale, attraverso una ordinanza sindacale, l’immediata bonifica.
E’ vero invece che centri economici nazionali ed internazionali hanno trovato ampia disponibilità per le loro iniziative in campo energetico nella istituzione regionale, ma questo (dal rigassificatore di Brindisi alla centrale di San Severo, passando per quella di Modugno), è avvenuto nella passata legislatura ed ha coinvolto non i funzionari ma gli esponenti politici di centro destra che allora governavano. Naturalmente in totale buonafede”.
Nel corso delle molteplici manifestazioni veniva richiesto ai parroci di Modugno un intervento diretto ed incisivo della comunità cattolica che doveva essere il motore propulsore in tema ambientale: veniva risposto che da parte loro doveva essere curato LO SPIRITO e non altro. Ma è ciò che pensa anche Benedetto XVI?
A quanto leggo in un articolo di “SETTINANA” n.10 dell’11 marzo 2007 che allego, il nostro amatissimo Papa Benedetto XVI, ha rivolto alle comunità cristiane “un forte invito alle responsabilità ambientali”. Anche Giovanni Paolo II ha espresso “non è in gioco solo un’ecologia fisica, attenta a tutelare l’habitat dei vari esseri viventi ma anche un’ecologia umana che renda più dignitosa l’esistenza delle creature”.
Al contrario, nel corso di tutte le manifestazioni pacifiche attuate dalla popolazione modugnese, non è mai intervenuta una rappresentanza delle Parrocchie, mai una identità, mai uno striscione, mai un distintivo di appartenenza mai un parroco, mai un suo rappresentante. Più volte le mamme e gli anziani accorsi numerosi alle manifestazioni di protesta hanno detto: “E LE PARROCCHIE DOVE SONO?”
Esortandovi ad un intervento coraggioso, personale, forte, incisivo, trasportatore e sopratutto cristiano, vi allego l’esposto presentato alle autorità nazionali corroborato dalle 15.000 firme raccolte nonché l’articolo in cui viene fatta pressante la richiesta di un intervento diretto di VOI PARROCI in tema ambientale dalle autorità ecclesiastiche.
Un parrocchiano nonché membro del comitato pro ambiente
Giuseppe Potito
http://www.modugno.it/archivio/2007/11/modugno_il_tras_1.php
http://www.proambientemodugno.it/public/Cittadini/Striscia/striscia%20modugno.wmv
Firma la petizione on line:
http://www.petitiononline.com/ac345t90/petition.html
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