No ad altre centrali del teleriscaldamento
In tale articolo, l’Asm prospettava l’ipotesi di possibili inverni al gelo per i cittadini bresciani. Ci chiediamo perché enti ed istituzioni, (Provincia, Comune, Arpa, Asl ecc.), solitamente rapidissimi nell’invitare la popolazione a non creare allarmismi ingiustificati ed a ribadire che tutto è sotto controllo, ad esempio l’ultimo caso della diossina nel latte, quando si tratta di Asm, se ne guardano bene dal fare altrettanto.
Spesso capita di leggere in articoli le argomentazioni addotte dall’Asm sulle centrali che inducono i lettori a credere che la loro funzione primaria sia il teleriscaldamento, diffondendo informazioni errate o fuorvianti nella popolazione. Va detto che queste, (inceneritore compreso), sono centrali per la produzione di energia elettrica e solo secondariamente si sfrutta il calore sviluppatosi per riscaldare le nostre case.
In primavera ed estate l’enorme calore prodotto dalle centrali e non utilizzato contribuisce a rendere più calda ed afosa la nostra città, favorendo l’uso massiccio di condizionatori che a loro volta la riscaldano ulteriormente, innalzando il consumo di energia elettrica e la conseguente richiesta di nuove centrali.
Si crea così un circolo vizioso dalle nefande conseguenze, un cane che si morde la coda. Avremmo un aumento di consumi, di costi ed una città più inquinata, a fronte di lauti guadagni per poche persone.
La stessa Regione Lombardia ritiene non necessarie ulteriori centrali. Questa nuova che Asm vuole, servirebbe per riscaldare anche le case dei comuni limitrofi, che potrebbero benissimo fare da sé.
Inoltre non sta scritto da nessuna parte che per riscaldare un appartamento serva obbligatoriamente il teleriscaldamento, anzi, visto il rischio di restare al freddo che correrebbero interi quartieri a seguito di guasti, meglio la singola caldaia a metano che ogni famiglia è in grado di gestirsi.
Concludiamo con un piccolo consiglio ai cittadini, enti ed Asm. Se veramente si vogliono evitare eventuali black out, riducendo nel contempo l’inquinamento di questa città, la strada da percorrere non è quella di costruire nuove centrali, ma quella del risparmio, ottenibile ad esempio coibentando le nostre abitazioni, in tal modo si manterrebbero più calde d’inverno e fresche d’estate, consumando meno energia.
Ricordiamo a tal proposito che la Finanziaria, anche per il 2008 prevede la restituzione del 55% delle spese sostenute per effettuare tali lavori.
VALERIO BECCALOSSI
Comitato Difesa Salute Ambiente di S. Polo e dintorni
«Gruppo Meetup Amici di Beppe Grillo» - Brescia
Articoli correlati
- Venerdì 23 giugno sarà presentata la ricerca dell'Università di Brescia
Metalli pesanti e problemi per lo sviluppo dei bambini di Taranto
Il monitoraggio è stato condotto in dodici scuole della città, su un campione di giovani tra i 6 e gli 15 anni, dai quali sono stati prelevati campioni biologici (sangue, urina e capelli, denti e unghie). Sono stati condotti test neuropsicologici e questionari anche con gli insegnanti e i genitori.17 giugno 2023 - Fulvia Gravame - Un nuovo libro di Marino Ruzzenenti
I veleni negati: il caso Caffaro di Brescia
Lo scandalo dell'inquinamento da PCB e diossine a Brescia dovuto all'industria chimica è l'emblema dell'incuria generale rispetto ai siti di interesse nazionale. Si constata inoltre la pressoché assenza del tema delle bonifiche nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza del Governo Draghi17 novembre 2021 - Redazione PeaceLink Siti più inquinati d'Italia: da Sentieri e Inail i numeri di drammatiche bombe sanitarie
Taranto, Terra dei Fuochi, Brescia, Livorno, Sicilia, Bussi e tanti altri. Il quinto rapporto Sentieri e quello dell'INAIL sulle malattie professionali nei siti di interesse nazionale documentano la mappa di un’Italia avvelenata e devastata in cui aumentano le malattie più gravi10 marzo 2020 - Alessio Di Florio- Gemellaggio Taranto - Brescia
"No all'economia che uccide" della Tenda della Pace di Borgosatollo
Peacelink sarà a Brescia dal 24 al 25 gennaio 2020 per parlare di Ilva23 gennaio 2020 - Fulvia Gravame
Sociale.network