Ostuni: «Abusivismo, si muova la Regione Puglia»
OSTUNI — Il caso Gorgognolo aveva già attirato l'attenzione di Italia Nostra, che sta preparando una nota diretta alla giunta regionale pugliese, «ma legata ad una situazione purtroppo generalizzata», spiega il delegato regionale alla tutela paesaggistica dell'associazione, Giorgio Sciarra.
«Queste situazioni di abusivismo sono un fatto comune a tutta la Puglia, e stanno causando il saccheggio di un patrimonio unico. Ma lo spot della Regione sulle reti tv nazionali, che punta sulla destagionalizzazione del turismo, sfrutta proprio l'immagine di Ostuni», ricorda Sciarra. «I danni causati dall'abusivismo sono anche economici, perché il turismo punta su località incontaminate. Gli ambientalisti vogliono ricordare anche questo - prosegue il delegato di Italia Nostra- per smuovere la colpevole indifferenza delle amministrazioni locali, e oggi che i nodi vengono al pettine bisogna avere coscienza della gravità dei guasti che ci circondano».
Per Giorgio Sciarra, la Regione Puglia deve farsi carico della situazione imponendo vincoli e piani di recupero, «senza legalizzare gli illeciti, ma per ripristinare il paesaggio. Chi ha acquistato lotti a Gorgognolo, come in altri luoghi, sapeva che non vi erano strumenti urbanistici. Vuol dire che diventeranno proprietari di mille metri quadrati di macchia mediterranea ». Italia Nostra partirà dal caso Gorgognolo per chiedere alla giunta regionale una indagine accurata su tutto il territorio pugliese, «per restaurare dove ancora si può».
Roberto Carparelli, indipendente, è il candidato del centrodestra che affrontò alle passate amministrative l'attuale sindaco Domenico Tanzarella: «A Ostuni adesso il problema maggiore è evitare che ci siano altri scempi, in attesa di un piano di recupero per Gorgognolo. Ma la questione di fondo è che questa amministrazione non ha i requisiti per essere severa contro l'abusivismo spicciolo ». E Carparelli punta l'indice contro la «lobby del mattone» che starebbe saturando la vita pubblica e orientando le scelte politiche: «Basta analizzare anche superficialmente la composizione del consiglio comunale: è fatto per la maggior parte di tecnici del settore edilizio ed urbanistico, e di imprenditori del ramo. E persino chi non lo era all'inizio del mandato - aggiunge Carparelli ora lo sta diventando».
E il Piano urbanistico generale, dice ancora Roberto Carparelli, «la cui approvazione viene sempre rinviata, quando arriverà in consiglio comunale rischierà di essere superato e vanificato dai provvedimenti in deroga adottati dall'amministrazione, da interventi speculativi e conflitti di interesse». Carparelli cita ad esempio il caso della nuova zona industriale sulla via per Carovigno, «dove invece dei capannoni stanno sorgendo vere e proprie palazzine, dove gli ostunesi che non hanno possibilità di fronteggiare i prezzi nel centro urbano, acquistano casa. Di fronte a ciò, Gorgognolo è un granello di sabbia».
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