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Ferriera, le Befane di Servola portano carbone agli enti locali

Sacchi di Carbone alle Autorità locali, l'aggravarsi dell'inquinamento provocato dall'acciaieria, la deliberazione assunta oggi dalla Giunta regionale di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Vi presentiamo la situazione ambientale a Trieste.
7 gennaio 2008

Ferriera Lucchini Circa 500 persone, secondo gli organizzatori, hanno preso parte ieri mattina in città al corteo promosso dal circolo «Miani» per l'inquinamento legato alla Ferriera di Servola. Alcune persone travestite da «Befane» hanno consegnato sacchi di carbone davanti alle sedi delle autorità locali (Comune, Provincia, Regione, Prefettura), colpevoli, secondo i residenti della zona circostante l'impianto siderurgico, di non aver disposto la chiusura della Ferriera nonostante i dati allarmanti sull'inquinamento.

Nell’occasione è stato anche ricordato che verranno formalizzati nei prossimi giorni, intanto, i ricorsi al Tar e gli esposti al Tribunale contro l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia alla Ferriera. A essi si aggiungerà anche un ricorso all'Alta Corte di giustizia europea dell'Aja - sempre contro l'esecutivo regionale - per la violazione della direttiva europea sul rilascio delle autorizzazioni ambientali.

Intanto in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale, Claudio Grizon, scrive che «hanno fatto bene il Circolo Miani e Servola Respira a mandare una befana alla Provincia con un sacco di carbone per la presidente Bassa Poropat e per l’assessore Ondina Barduzzi. Il silenzio e l’inerzia che hanno caratterizzato fino a oggi la loro attività riguardo all’inquinamento della Ferriera - prosegue Grizon - è deplorevole e meriterebbe che la Provincia venisse commissariata anche per questa vicenda».

Grizon chiede poi che vengano svolte «almeno delle specifiche analisi da Muggia a piazza della Libertà, sulle inquinanti immissioni in atmosfera, al fine di verificare la validità dei dati già diffusi dall’Arpa e dal Cigra dell’Università di Trieste». La presidente Poropat, chiudee Grizon, «si limita a difendere l’operato dell’assessore Barduzzi, la quale, da parte sua, afferma che la Provincia ”ha fatto quanto di sua comeptenza”, ma nei fatti nulla di concreto e documentabile».

Qui di seguito riportiamo un Comunicato Stampa a nome di Circolo Miani, Servola Respira, La tua Muggia, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere

La deliberazione assunta oggi dalla Giunta regionale di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Servola spa, proprietaria della Ferriera di Trieste è un atto di disperazione e di puro banditismo politico.

Contro ogni evidenza, con gli ultimi dati, ARPA e CIGRA, sulle emissioni dello stabilimento che testimoniano l’aggravarsi dell’inquinamento da questi prodotto e con la conferma da parte dell’ASS del rischio sicuro che esso causa alla salute (neoplasie e leucemie) dei cittadini; con una recente diffida ultimativa inviata dal Ministero dell’Ambiente al Gruppo Lucchini-Severstal per la totale inadempienza degli impegni a bonificare il sito ove opera la Ferriera, impegni disattesi dal 2003.

Contro tutto questo la Giunta Regionale ha ritenuto, in violazione per altro di una direttiva europea che fissava inderogabilmente al 30 ottobre scorso il termine ultimo per il rilascio delle valutazioni ambientali, in silenzio, ignorando il parere ampiamente maggioritario dell’opinione pubblica triestina, rifiutando ogni confronto pubblico, in tutta fretta nel bel mezzo delle giornate di vacanza natalizia, di far passare la delibera di rilascio dell’AIA alla Ferriera.

Un atto da far vergognare per la metodologia seguita, per le riunioni tra enti pubblici secretate, con atto di inaudita arroganza ed illegalità, che conferma lo spirito reazionario ed antidemocratico che pervade questa maggioranza di governo regionale e che ci permette di chiedere pubblicamente ai due unici consiglieri regionali che in questi mesi hanno ritenuto, almeno a parole, di condividere la protesta dei cittadini, ovvero ai capigruppo di Rifondazione Comunista, Igor Kocijancic, e dei Verdi, Alessandro Metz, di passare ora dalle parole ai fatti: ovvero di ritirare l’Assessore dalla Giunta i primi, e l’appoggio immediato a questa maggioranza di ambedue le forze politiche che dicono di rappresentare. Altrimenti non vediamo alcuna differenza tra il loro comportamento ed una Giunta di cui timidamente fanno finta di dissociarsi.

E certamente prima va a casa questo Consiglio Regionale, incapace, maggioranza ed opposizione non fa alcuna differenza, di rivendicare la dignità del proprio ruolo politico e di controllo, meglio sarà per tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia.

Ferriera: domenica 6 gennaio, ore 11, manifestazione cittadina contro la vergogna della Regione e l’inerzia del Comune, ritrovo in Piazza Unità

Una prima immediata risposta della gente di Trieste e Muggia alla vergognosa decisione della Regione di rilasciare alla Ferriera l’Autorizzazione Illyana ad Inquinare, come ha ben scritto un amico sul sito di Beppe Grillo, nella Giunta a cavalcone tra Natale e Capodanno, ed all’inerzia parolaia del Comune di Trieste che da quasi un anno procrastina l’ordinanza di sospensione dell’attività produttiva dello stabilimento del Gruppo Lucchini-Severstal a tutela della salute dei cittadini, verrà organizzata dal Circolo Miani, Servola Respira, La Tua Muggia e dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Chiarbola, Valmaura-Monte San Pantaleone, Campi Elisi-San Vito per domenica 6 gennaio alle ore 11, con una manifestazione cittadina con corteo che partirà da piazza Unità, con ritrovo davanti al Municipio, e raggiungerà via Carducci, sede della Presidenza e della Giunta regionale.

Non ci sono parole per commentare i modi ed i contenuti della delibera regionale la cui responsabilità politica ricade su tutti i partiti, nessuno escluso, che sostengono l’attuale Presidente del Friuli Venezia Giulia, ma anche su di una opposizione assolutamente incapace di rivendicare ruolo e dignità ad un Consiglio regionale che prima va a casa, a cominciare dal chierico Tesini, meglio è per tutti.

E poiché la scelta reazionaria ed antidemocratica di calpestare i diritti della gente assunta da questa amministrazione “progressista” guidata da Riccardo Illy con una arroganza e una protervia uniche nella storia della nostra Regione: non ha precedenti la vergognosa decisione di secretare i lavori di un ente pubblico, impone una risposta di più ampio respiro ed il lancio di una campagna di liberazione da questa amministrazione pericolosa per la libertà e la democrazia nel Friuli Venezia Giulia da parte dei cittadini di tutte la nostre terre.

E siccome hanno pensato di unire il danno alla beffa deliberando in tutta fretta nel pieno delle feste natalizie e di fine anno, tanto era l’urgenza di garantire la proprietà della Ferriera, utilizziamo noi la giornata festiva della Befana, domenica 6 gennaio, per far loro la festa portando il carbone che non solo in quella data ma generosamente tutto l’anno ci regala lo stabilimento siderurgico della Lucchini, per farne prezioso dono ai politici nel corso della manifestazione: la Befana della Ferriera.

Per preparare questa manifestazione e le prossime iniziative, mercoledì 2 gennaio alle ore 11, nella sede del Circolo Miani, in via Valmaura 77 (nono piano, ascensore a destra nel portone) si terrà una Conferenza Stampa nel corso della quale verranno illustrate alle redazioni dei giornali e TiVù regionali le risposte che la gente darà a questa indegna classe politica per tutelare salute e lavoro a Trieste come a Muggia.

CHE “POLITICA” FANNO I COMITATI ?

Ci riferiamo ai protagonisti delle proteste e delle manifestazioni sulla questione della Ferriera di Servola ( Coordinamento dei comitati di Quartiere, La tua Muggia, Servola Respira, Circolo Miani ). Da anni condividiamo le ragioni di queste mobilitazioni e il giudizio negativo sulla concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte della Giunta regionale del F.V.G. Siamo stati presenti in questi anni organizzando iniziative, presentando interrogazioni nelle sedi istituzionali e portando il nostro contributo agli appuntamenti indetti da altri soggetti.

Ci siamo impegnati per favorire il riconoscimento e la partecipazione dei comitati e delle associazioni ambientaliste ai “troppi” tavoli che si sono convocati in questi anni, siamo tuttora impegnati a costruire una piattaforma condivisa tra lavoratori e cittadini per arrivare ad una soluzione del grave problema rappresentato dalla gestione dello stabilimento di Servola da parte del gruppo Severstal – Lucchini. Crediamo sia fuori discussione il ruolo svolto da Rifondazione Comunista, con la proposta del Forum Ferriera, per arrivare ad un confronto tra i comitati e le organizzazioni sindacali. Il nostro impegno non è mancato nemmeno quando una parte consistente dei comitati ha scelto la via della presentazione di una lista alle elezioni amministrative dove convogliare i voti di protesta per l’inquinamento della Ferriera o quando ci sono state aperture di credito pubbliche nei confronti del sindaco Dipiazza ( mal riposte alla verifica dei fatti ).

Riteniamo quindi immotivati e ingiustificati i giudizi che ci riguardano contenuti nei comunicati stampa del 28 e 29 dicembre 2007 a firma del coordinamento comitati di quartiere e altri.

La richiesta di ritirare l’assessore dalla Giunta e di ritirare l’appoggio alla maggioranza che governa la Regione F.V.G. come risposta alla concessione dell’A.I.A. è polemica spicciola come sanno bene coloro che hanno scritto il comunicato. L’accordo sul programma e la partecipazione ad Intesa Democratica è frutto di una valutazione complessiva di una politica regionale che metteremo ovviamente a verifica in vista delle prossime elezioni. In molti casi ( casse d’espansione sul Tagliamento, cementificio di Torviscosa, corridoio V, ecc.) richieste simili ci sono arrivate da vari comitati ma è chiaro che dalla maggioranza si può uscire una volta sola.

Crediamo sia importante costruire una mobilitazione che si ponga l’obiettivo di risolvere contestualmente il problema della salute legato all’inquinamento prodotto dallo stabilimento di Servola e la questione dei posti di lavoro attraverso un accordo di programma. Riteniamo molto grave che nei due comunicati citati relativi all’A.I.A. non ci sia alcun riferimento alla strage sul lavoro del 6 dicembre 2007 alla Thyssenkrupp di Torino, anche perché molte sono le analogie con uno stabilimento in costante dismissione come quello di Servola.

Siamo assolutamente convinti che senza una mobilitazione dei lavoratori la sola azione dei comitati non sarà sufficiente. In questa direzione abbiamo operato e continueremo ad agire, perseguendo l’obiettivo di costruire una piattaforma condivisa.

Paolo Hlacia
Commissione lavoro Trieste
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Sulle Morti bianche

La strage alla Thyssen Krupp di Torino ha portato all’attenzione delle televisioni e della stampa la condizione operaia e del lavoro, come dicono in gergo tecnico ha “bucato” il video. Nella marea di dichiarazioni ufficiali e di cordoglio sono emerse le precise denunce dei lavoratori.

Il “grande pubblico” ha conosciuto dalle loro parole le difficoltà di una azione di prevenzione, l’insufficienza dei controlli, l’impotenza nel far valere le regole del lavoro sicuro quando si è sottoposti al ricatto salariale e occupazionale, quanto la rincorsa al risparmio sui costi, al profitto, alla produttività e alla competitività siano la causa degli incidenti sul lavoro.
“Basta morti sul lavoro” non possono restare parole vuote. Dobbiamo ripartire da qui. Proviamo a verificare le denunce degli operai Thyssen Krupp di Torino alla Ferriera di Servola. Quanto è diffuso lo straordinario per coprire i turni dentro la Ferriera visto che ci sono 200 lavoratori in meno rispetto a dieci anni fa ? Quante volte e quanti sono i lavoratori che fanno dodici o sedici ore continuate ? Come alla Thyssen Krupp anche in Ferriera sono i consulenti aziendali a fare i controlli ? E’ vero che per far scendere le statistiche degli infortuni l’azienda preferisce pagare tre giorni di franchigia ? Chi controlla? Quali sono le reali condizioni di sicurezza sul lavoro alla Ferriera che praticamente è in dismissione (come la Thyssen Krupp) da anni ?

Quando i lavoratori e gli operai sono costretti ad accettare situazioni di pericolo sul lavoro perché non hanno alternative è compito della politica e del sindacato fare le denunce e costruire le condizioni per un cambio radicale. A che punto sono i controlli sulla salute dei lavoratori ? Chi li sta facendo, gli organi preposti o la stessa azienda ? In queste condizioni la concessione di una Autorizzazione Integrata Ambientale ad una azienda che ha dichiarato di voler arrivare alla chiusura degli impianti ( 2009 o 2015 ) significa aumentare i rischi e i pericoli per i lavoratori. Sono mature le condizioni per una piattaforma comune tra lavoratori e cittadini per nuovi investimenti e interventi industriali compatibili in questo territorio. Vanno abbandonate le strumentalizzazioni politiche e le difese d’ufficio dell’azienda che alcuni sindacati vanno facendo. I problemi della salute e della sicurezza sul lavoro devono essere al primo posto.

C’è un’altra tragica coincidenza che lega la strage di Torino alla nostra città. Era proprio il 6 dicembre (giorno dell’incendio alla Thyssen Krupp) che tre anni fa moriva sotto un carico di tubi all’Adriaterminal un giovane portuale triestino. A proposito di responsabilità e di giustizia sappiamo che l’unico ad aver subito un processo per omicidio colposo è stato il portuale che guidava il sollevatore, il compagno di lavoro. Sappiamo inoltre che nel 90% dei casi i dirigenti aziendali non vengono processati e quando vengono processati intervengono indulti o prescrizioni che di fatto vanificano i provvedimenti. Dal 2004 per ben due volte un carico di tubi in partenza dalla Sertubi si è rovesciato durante il trasporto per le vie cittadine, abbiamo presentato nel 2006 una mozione in Consiglio comunale per affrontare il problema ma non è stata ancora discussa. Gli imballaggi Sertubi continuano a cedere ? Si aspetta una nuova tragedia ?

Igor Kocijancic
Consigliere regionale P.R.C. – Sinistra Europea

Paolo Hlacia
Responsabile lavoro P.R.C. Trieste

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