Uil boccia la Regione: Vendola peggio di Prodi
BARI — «Se il governo Prodi è riuscito a ricomporre le fratture venutesi a creare con il precedente esecutivo Berlusconi, l'amministrazione Vendola non è riuscita a colmare i vuoti lasciati da Fitto che non ha mai voluto adottare il sistema della concertazione. In sostanza, con l'esclusione di qualche assessore, la giunta ha deluso le aspettative».
Aldo Pugliese, numero uno della Uil regionale, bacchetta pesantemente l'operato del governatore Vendola. Nel tradizionale incontro con la stampa, indetto per analizzare la situazione economico-sociale della Puglia, l'esponente della Uil ha messo in guardia per un 2008 «a rischio». «Due settori - ha detto Pugliese - stanno trascinando la regione in una situazione di crisi. Sanità e ambiente devono cambiare rotta. Nel primo caso, si rasenta la vera approssimazione.
Prima si era parlato di un "buco" di 150, poi di 210 milioni. Ma la verità è che i bilanci delle Asl si avranno non prima di fine mese. Tuttavia, la giunta ha deciso di scaricare questo deficit sulle famiglie pugliesi con un caro-tasse che, a differenza di quanto detto nei giorni scorsi, colpirà l'80% dei contribuenti che dispongono di un contratto di lavoro subordinato. Si salveranno solo i professionisti, come avvocati, medici e i commercianti e artigiani. E poi il maggiore gettito servirà solo a coprire il deficit non a dare una speranza per la crescita economica ».
Pesante anche la bocciatura in tema ambientale. «La gestione dei rifiuti e il Piano energetico ambientale regionale - ha proseguito il sindacalista - rappresentano due fallimenti clamorosi. Il Pear potrebbe quadruplicare la produzione di energia nella regione aumentando la produzione di Co2. Occorre, invece, mettere un tetto massimo alla produzione e togliere dalle scelte la costruzione del rigassificatore a Taranto, per cui la Gas Natural ha presentato un progetto». Poi la stoccata al management di Aeroporti di Puglia: «Utilizzano milioni di euro dei Por, sempre con compagnie venete, per operazioni fallimentari».
Infine, la richiesta di un cambio di marcia. «Alcuni assessorati - ha concluso Pugliese - hanno fornito spunti interessanti: servizi sociali, urbanistica e Sviluppo economico si sono dimostrati attenti. Positivi, rispettivamente, il protocollo sulla non autosufficienza, il recupero degli alloggi popolari e la legge sui distretti produttivi. Anche l'assessore al Bilancio, Francesco Saponaro, ha dato prova di serietà: è stato messo a disposizione e speso un miliardo di euro dei Por, cioè oltre 600 milioni in più rispetto ai soli 340 impegnati in media ogni anno dalla giunta precedente. Questa operazione ha permesso alla Puglia di far crescere il Pil dell'1,7%. Ma ora ci vuole maggiore spinta».
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