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L'impianto della società Edipower, a Costa Morena, viene alimentato a carbone e si trova vicinissimo all'abitato di Brindisi

Edipower, cambia il piano: ecologisti contro la Regione

Associazione No Coke «Si deve convertire a gas la centrale di Costa Morena, non soltanto quella di Bari» Desolforatori - L'azienda vuole installare dei desolforatori, segno che vuole usare ancora il carbone
11 gennaio 2008
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

.- BRINDISI — Critiche al Piano energetico e ambientale regionale, su cui è stato riavviato il dibattito, per aver escluso - rispetto alla stesura originaria - la riconversione a gas della centrale Edipower nel porto medio di Brindisi.

Questa volta è l'associazione ambientalista No Coke a sollevare il problema: «Alla Regione Puglia, che ha riavviato il dibattito sul Pear vigente, chiediamo con forza di rivedere la propria programmazione sulla centrale di Brindisi Nord, essendo intollerabile all'intero Salento che si pianifichi la chiusura o la conversione a gas della vecchia centrale di Bari e non la conversione a gas di quella di Costa Morena», dicono gli esponenti del gruppo anti-carbone.

Edipower, nel suo piano di riassetto della termoelettrica di Brindisi, prevede che due dei quattro gruppi attuali da 320 megawatt ciascuno (gli altri sono stati fermati dalla magistratura, assieme al carbonile, nel 2006) continuino a funzionare a carbone, e che due vengano sostituiti da un impianto da 430 megawatt a ciclo combinato a gas. Per gli ambientalisti, ma non solo, la riconversione a gas deve essere sostitutiva, e non aggiuntiva alla produzione a carbone.

La centrale Edipower di Costa Morena fu costruita da Enel - che l'ha ceduta al momento della liberalizzazione del mercato energetico - senza desolforatori e con i camini alti solo 60 metri per non interferire con il cono di atterraggio dell'aeroporto.

Quell'impianto, dicono i No Coke, è a pochissima distanza dal centro urbano e bisogna bloccarne le emissioni nocive. Si sa che Edipower adesso vuole installare desolforatori di ultima generazione (oltre a realizzare un nuovo carbonile coperto per il quale ha già avviato l'iter autorizzativo).
Segno chiaro che vi sono attualmente certezze solo sul funzionamento a carbone, sottolinea l'associazione ambientalista.

Da qualche tempo, proprio a causa dell'assenza di desolforatori e dell'intervento della magistratura, Edipower - dicono sempre i No Coke - usa carbone della qualità adaro, con contenuti di zolfo cinque volte inferiori a quello usato da Enel a Cerano. Ma forse in futuro, con i desolforatori, ha in mente di utilizzare qualità più scadenti. Ciò rende ancora più urgente che la Regione torni all'obiettivo della riconversione a gas. Al momento, e in conseguenza del sequestro del carbonile originario, la centrale Edipower viene alimentata con una spola di navi tra Koper, Ploce (ex Jugoslavia) dove ci sono i depositi di minerale trasportato dall'Indonesia con megacarboniere, e Brindisi.

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