I rifiuti campani verso la Puglia
Potrebbero arrivare oggi in Puglia i primi camion carichi di rifiuti della Campania. Non si sa ancora né quantità, né qualità, né siti prescelti. Ieri, però, c´è stato un fitto scambio di informazioni tra la struttura commissariale affidata a Gianni De Gennaro e la Puglia sul termovalorizzatore di Massafra. A Canosa, intanto, è diventato un po´ più alta la voce della protesta. Ieri c´è stato un corteo nelle vie cittadine.
Una protesta civile, cui hanno partecipato, oltre agli aderenti al locale forum ambientale, molti studenti che hanno risposto all´appello del locale forum ambientale. A Canosa sono contrari all´arrivo indiscriminato dei rifiuti dalla Campania. «La solidarietà non si può imporre», si legge su uno striscione retto da due ragazzi. «Canosa ha già dato», si legge su un altro striscione poco più dietro. Canosa continua a dare: la discarica Tufarelle, della Bleu, ingoia rifiuti speciali non pericolosi. Ma è pericolosamente vicina, qualche centinaio di chilometri, all´emergenza rifiuti della Campania. E questo ne fa il sito più appetibile.
Le barricate non sono ancora partite. Ma qui non vogliono sopportare da soli il peso della solidarietà pugliese. L´altra una seduta straordinaria del Consiglio comunale ha espresso «orientamenti di contrarietà al ricevimento dei rifiuti». Orientamenti unanimi. Da destra a sinistra. Anche se il sindaco Francesco Ventola è di Forza Italia e si dice preoccupato che con l´emergenza campana, il territorio è bucato da tante cave, tutte nuove, potenziali discariche in caso di necessità.
Dalla Regione sono arrivate assicurazioni: Canosa non sarà sola a farsi carico della solidarietà pugliese alla Campania. Nell´elenco dei siti ci sono anche due discariche, a Foggia e a Brindisi. C´è anche il termovalorizzatore di Massafra, nel tarantino ad alleviare il carico dei siti di Grottaglie e Fragagnano già impegnate ad accogliere i rifiuti di 53 comuni salentini. Nella città della ceramica, ieri la situazione davanti all´ingresso della discarica della Ecolevante, era fin troppo tranquilla: davanti alle tende del presidio permanente non è passato un solo camion. Il comitato ‘Vigiliamo per la discarica´ che si oppone alla realizzazione del terzo lotto della discarica sono contrari allo smaltimento di rifiuti speciali extraregionali.
A Grottaglie sono spaventati dall´emergenza che può durare più del tempo annunciato. Anche per i rifiuti di Lecce - dicono - si diceva che dovessero essere smaltiti per un anno, ora c´è stata la proroga di un altro anno. Ma qui c´è anche un´altra preoccupazione: se in linea di principio si può anche essere solidali con la Campania, vogliono capire quali rifiuti arrivano: se si tratta di spazzatura, quella indifferenziata raccolta dai marciapiedi di Napoli, ha bisogno di essere prima trattata e poi smaltita a Grottaglie, un po´ come fanno a Poggiardo prima di partire ogni giorno a scaricare il pattume salentino. Ma anche le ecoballe non ispirano fiducia.
Giovedì scorso un centinaio di cittadini ha bloccato l´ingresso dei camion per protestare contro l´ipotesi di trasferimento nel sito di Grottaglie di parte dei rifiuti provenienti dalla Campania. «Il comitato - conclude il comunicato - continuerà con civile compostezza ma con altrettanta fermezza ad esigere l´applicazione in Italia della normativa europea in materia ambientale fino a ricorrere, ove necessario, alla Commissione europea e quindi alla Corte di giustizia affinchè si attuino le necessarie procedure di infrazione contro l´Italia». Di camion ieri, però, non s´è vista nemmeno l´ombra.
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