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Rifiuti zero promuove azioni collettive sulla bolletta

«L’Enel ci restituisca i soldi»

C’è una voce della bolletta Enel con la quale lo Stato finanzia le cosidette energie alternative. Non si tratta però solo di eolico o fotovoltaico ma, grazie al certificati verdi, anche di energia proveniente dall’incenerimento dei rifiuti.
21 gennaio 2008
Fonte: La Nuova Ferrara

- C’è un intero fronte ambientalista che ormai contesta apertamente questi incentivi e ieri è nata l’associazione che cercherà di non pagarli seguendo la via giudiziaria. L’azione di boicottaggio contro una parte della bolletta Enel è partita da Firenze ma porta la firma dei referendari ferraresi.

Valentino Tavolazzi fa parte del direttivo della Rete rifiuti zero che ieri ha deciso la costituzione formale di quest’associazione: «Il nome ancora non c’è in quanto la formalizzazione avverrà solo tra quindici giorni, ma chi vuole aderire alla nostra campagna può prepararsi già da oggi - spiega Tavolazzi - Si tratta di versare un contributo di 10 euro per finanziare azioni legali contro la voce numero 7 della bolletta Enel: l’obiettivo è di ottenere la restituzione delle somme versate negli anni». Il finanziamento delle energie alternative si porta via il 7% della bolletta Enel e la cosa va avanti da diversi anni.

«Ci sono due strade da percorrere: azioni legali solo al tribubunale civile di Roma, dove ha sede Enel, oppure a pioggia in tutte le città dove risiedono i cittadini interessati - riassume l’esponente ambientalista - In ogni caso si tratterà di dare mandato agli stessi legali per produrre causa dello stesso tipo. Una class-action? Non è proprio così, in quanto la legge italiana appena approvata non ha le caratteristiche di quella statunitense». A parte l’incertezza sull’applicazione di una normativa fresca di Finanziaria, infatti, resta l’ostacolo del soggetto attuatore della causa collettiva, che in Italia è limitato ad un nucleo molto ristretto di sigle associative.

La nuova associazione, in ogni caso, sarà solo lo strumento dell’azione legale, mentre la “regia” resterà la Rete rifiuti zero.

Ieri a Firenze c’erano delegazioni provenienti da Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Campania, Calabria e Veneto, ma si cercherà di estendere l’iniziativa all’intero stivale. I ferraresi si attendono una risposta consistende dei residenti in città e provincia, poichè la capacità di mobilitazione del movimento dalle nostre parti è già provata. Basti pensare agli oltre 10mila euro raccolti in poche settimane.

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