Marcegaglia a Vendola: «Alla Puglia rigassificatori e ricerca»
BARI — Da un lato il governatore della Puglia Nichi Vendola, che sul tema dell'energia ha imboccato la via del rinnovabile e del «sì» a due gasdotti, dall'altro Emma Marcegaglia, vicepresidente di Confindustria (e candidata a sostituire Luca Cordero di Montezemolo alla guida di Viale dell'Astronomia) che chiede di incentivare la produzione dal solare, eolico e biomasse, ma senza penalizzare le centrali esistenti. In sintesi: rivedere il mix di produzione, introducendo anche qualche passaggio sul nucleare, per garantire alle imprese forniture di energia a buon prezzo. Arma fondamentale per recuperare competitività sui mercati esteri.
Nella sede di Confindustria Bari, ieri, i due leader si sono confrontati su un tema che sempre più è alla base della crescita nazionale. «La Puglia ha un'idea di sviluppo della produzione energetica - ha detto Vendola - che farà della nostra regione un modello della ricerca sulle fonti rinnovabili. A tal proposito, con il ministero della Ricerca, è stato firmato un accordo per localizzate a Brindisi un polo nazionale di ricerca che attirerà i migliori progetti di sviluppo tecnologico del settore ». Un piano d'investimento da 40 milioni, divisi tra Stato e Regione (quest'ultima sta concludendo lo studio per costituire il distretto). «Siamo una nazione - ha risposto Marcegaglia - che è dipendente dal petrolio e dal gas. Quest'anno i rincari potrebbero incidere negativamente sul Pil riducendo la crescita di metà punto percentuale.
Perciò, dobbiamo discutere delle soluzioni. La Puglia ha il compito di lavorare affinché venga migliorato il sistema nazionale dell'approvvigionamento di gas. Ci vogliono numerosi gasdotti e 5-6 rigassificatori ». «Noi abbiamo già espresso un giudizio positivo sulla costruzione di due gasdotti - ha ribattuto Vendola - anche se, sino a pochi giorni fa, le stesse multinazionali ci hanno riferito che non hanno ancora a disposizione i contratti con i fornitori esteri. Ci vuole senso di reponsabilità: qualcuno mi deve spiegare perché in Germania c'è un solo rigassificatore e in Italia si chiede di realizzarne ben tredici».
«E' importante discutere apertamente di questi temi chiarisce Massimo Ferrarese, presidente di Confindustria Brindisi - purché si arrivi a realizzare gli obiettivi. Siamo in attesa di dare il via libera al raddoppio della raffineria Agip di Taranto che alimenterebbe anche la Polimeri Europe di Brindisi creando maggiore occupazione. Sui termovalorizzatori è ancora tutto fermo. Un esempio di sperpero?. Il Comune di Brindisi spende 30mila euro al mese per un impianto di Cdr non attivo». «Il rinnovabile va bene - conclude Nicola De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia - ma darà frutti nel medio-lungo periodo. Alle aziende servono subito tariffe più contenute e impianti tecnologicamente avanzati. Senza autorizzazioni il Piano energetico ambientale regionale rischia di rimanere solo un'enunciazione di buoni principi».
«La Puglia - ha concluso Marcegaglia, amministratore delegato dell'omonimo gruppo industriale - è per la nostra società una regione importante. Nel 2008 contiamo di rafforzare la struttura turistica di Pugnochiuso e crearne una nuova nel Leccese, oltre a dare seguito al piano per la costruzione di sei impianti tra biostabilizzazione e temovalorizzatori». La struttura turistica salentina, a quanto pare, dovrebbe essere localizzata nella zona dei laghi Alimini dove il gruppo siderurgico avrebbe già individuato i suoli da acquistare.
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