CIP6: «si vergogni, Presidente del Consiglio»
Sotto il governo Prodi la politica era riuscita, con enorme fatica e dopo durissime battaglie dentro la stessa maggioranza, ad abolire la truffa dei Cip 6, ingenti finanziamenti erogati a petrolieri e inceneritori, pagati dai cittadini con un "contributo" nella bolletta della luce sotto la voce: contributo per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Credevano di finanziare ricerca sul solare e l'eolico e invece pagavano le fonti più obsolete ed inquinanti che esistono. Ce l'avevamo fatta.
Oggi lo stesso Prodi, in totale disprezzo di una legge del Parlamento votata sotto il suo governo, ha emesso un'ordinanza di protezione civile per derogare e ammettere ai contributi Cip 6 non uno ben tre inceneritori. Acerra, naturalmente, un altro a S. Maria di Fossa e il terzo, finora neanche progettato, a Salerno, senza lo straccio di un piano regionale rifiuti. Naturalmente il tutto ammantato dalla cosiddetta "emergenza" rifiuti che va avanti da 14 anni.
Sgombriamo il campo dall'equivoco che su Napoli e Campania sta travolgendo l'ambientalismo "reo" di aver combattuto gli inceneritori: abbiamo accettato Acerra, perché la situazione è ormai tale da rendere la costruzione di quell'inceneritore indispensabile. Ma perché deve essere finanziato con una truffa ai danni dei cittadini? Perché altri due inceneritori? Per seppellire per sempre la raccolta differenziata? Gli imprenditori dell'incenerimento, una lobby potentissima, non sostiene che si tratta di un affare vantaggioso? E hanno bisogno dell'assistenza dello Stato per le loro imprese? Hanno bisogno che la gente creda che producono un sacco d'energia e non emettono diossina, per carità!
Prodi ha utilizzato l'ordinanza di protezione civile che per sua natura può avere vita limitata: ma i contratti Cip 6 però durano dieci anni. Per finire di costruire Acerra ce ne vogliono altri 4.
Oggi, fronte a questa ordinanza Prodi, che è stato commissario europeo e sa bene che l'Europa ci ha richiamato al dovere molte volte sulla questione dei rifiuti, nel corso di una crisi dagli esiti incerti, ho visto la lobby ricompattata e pronta ad azzannare: l'attacco era iniziato a "Porta a Porta" mercoledì sera, con Casini e Franceschini che promettevano inceneritori a volontà. Si vergogni, presidente del Consiglio, e ritiri immediatamente la sua illegale e ingiustificata ordinanza. Volete fare gli inceneritori? Non chiedete soldi alla gente dicendo che vi servono per l'energia pulita.
*Presidente commissione ambiente Senato
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