Comunicato stampa diffuso dal Comitato Cittadini Contro il Nucleare, Csa Mattone Rosso, Comitato Spontaneo Arcobaleno
Come Comitato Cittadini Contro il Nucleare, Csa Mattone Rosso, Comitato Spontaneo Arcobaleno, sentiamo l'esigenza di intervenire sulla questione riguardante il nuovo deposito, proposto dalla SOGIN ed avallato dal sindaco di Saluggia Pasteris.
Ringraziamo il Sindaco per avere accolto alcune nostre richieste, come quella di rendere pubbliche le sedute della commissione ambiente e di rendere noti i verbali delle medesime sul sito del comune: ora è arrivato il momento che il Comitato, che da anni lavora sul territorio saluggese, entri a far parte a pieno titolo della commissione ambiente.
Nel corso di questi mesi abbiamo avuto alcuni incontri con l'amministrazione saluggese durante i quali abbiamo sempre ribadito la nostra più ferma opposizione a nuovi depositi da costruire sul territorio di Saluggia; la priorità per Saluggia non è costruire, ma smantellare.
Il progetto che attualmente cerca di far passare la Sogin è lo stesso che contestammo la sera del 24 gennaio, con una protesta che portò la ferma contrarietà dei cittadini al progetto di nuovi depositi sin dentro il consiglio comunale.
Una scelta che è costata ad alcuni di noi il rinvio a giudizio. Il 27 febbraio, dalle ore 9:00, si terrà la prima udienza del processo e contemporaneamente un presidio di solidarietà a coloro che sono stati scelti a caso tra gli oltre 800 partecipanti a quel giorno di lotta.
Quella sera eravamo li per ribadire il nostro NO ai nuovi depositi ed a due anni di distanza la nostra posizione non è cambiata.
Riteniamo anche che le autorità competenti devono dare alcune risposte chiare che, con la discussione sul nuovo deposito, rischiano di essere insabbiate:
1) Quale è la causa della contaminazione della falda acquifera? A due anni di distanza, con circa 100 pozzetti di prelevamento, l'ARPA non ha ancora comunicato con CERTEZZA la provenienza dell'inquinamento.
2)Come mai in tutti gli incontri pubblici Sogin ha sempre sostenuto di non avere nessuna conoscenza del terreno, quando nell'agosto del 2007 fece fare carotaggi sino a 20 metri di profondità? Come possiamo fidarci di questi signori?
3)Come mai il 16 dicembre è transitato il primo degli oltre 100 treni nucleari e nessuna delle autorità preposte si è premunita di avvertire la popolazione come prevede la legge?
4) Che fine ha fatto il DEPOSITO NAZIONALE?
A tutte queste domande aspettiamo risposta e invitiamo tutti al presidio che si terrà MERCOLEDì 27 FEBBRAIO davanti al tribunale di Vercelli dalle ore 9
Firmato
Comitato Cittadini Contro il Nucleare, Csa Mattone Rosso, C.S. Arcobaleno
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