Modugno Sorgenia va avanti, ma Losappio frena
BARI — La centrale termoelettrica a turbogas di Modugno entrerà in funzione a giugno. La società Sorgenia del gruppo De Benedetti, proprietaria dell'impianto, la prossima estate metterà in moto le turbine per la prova generale, prima dell'entrata in funzione a pieno regime che avverrà entro la fine dell'anno. Nel frattempo, però, l'assessore regionale all'Ecologia, Michele Losappio, si dice «pronto a rivolgersi alla Procura della Repubblica nel caso in cui l'impianto venga messo in moto senza l'Aia, autorizzazione integrata ambientale».
Si tratta di un provvedimento, di competenza del ministero per l'Ambiente, che autorizza l'esercizio di un impianto a determinate condizioni che ne garantiscono la conformità ai requisiti, previsti dalle leggi nazionali e comunitarie, in materia ambientale. La centrale, alimentata a gas naturale, è ormai quasi completa ma non ha ancora ottenuto l'autorizzazione integrata ambientale.
Proprio su questo punto l'assessore Losappio aveva già diffidato Sorgenia dal mettere in funzione l'impianto prima che il ministero per l'Ambiente non avesse rilasciato il documento. Nelle intenzioni della società energetica, però, c'è la volontà di rispettare i tempi tecnici previsti dal calendario dei lavori che, tradotto in altri termini, vuol dire che la centrale entrerebbe comunque in funzione entro la fine dell'anno. «Noi abbiamo già un'autorizzazione per metterla in moto - dichiara Alberto Bigi, direttore generale di Energia Modugno, la società proprietaria dell'impianto e facente capo a Sorgenia.
Se il ministero per l'Ambiente, attraverso l'Aia, ci chiederà di rinnovare la procedura autorizzativa, per noi non ci saranno problemi a collaborare. Ma si tratterebbe, appunto, di un rinnovo dell'autorizzazione già in nostro possesso - sottolinea Bigi - perché non esiste nessun decreto di annullamento da parte del Governo».
La costruzione della centrale termoelettrica era stata concessa a Sorgenia nel 2004 dal ministero per le Attività produttive, oggi Sviluppo Economico. Quest'ultimo, infatti, è l'autorità competente ad autorizzare questo tipo di impianti nella zona del consorzio per lo sviluppo industriale, tra Bari e Modugno, dove ha sede la centrale a turbogas. Nello stesso decreto autorizzativo erano contenute le prescrizioni in materia ambientale, ovvero l'Aia.
La scorsa estate, però, il ministero per lo Sviluppo economico era stato sollecitato da quello per l'Ambiente a riaprire la procedura, ovvero a verificare se l'Aia rilasciata a Sorgenia nel 2004, e contenuta nell'unico decreto autorizzativo, non dovesse essere aggiornata con una nuova. La risposta è stata affermativa e l'impianto di Modugno è in attesa di una nuova Autorizzazione integrata ambientale, peraltro ancora lontana dal diventare operativa, poiché non è stata ancora inserita nella lista dei procedimenti in via di definizione.
Su questo punto, che dovrebbe essere fondamentale, si fonda la posizione di Losappio, già espressa lo scorso novembre durante la presentazione dello studio sulla centrale condotto dall'Arpa, Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. «Avevo detto - spiega l'assessore all'Ecologia - che mi sarei rivolto alla Procura, se Sorgenia avesse accesso quella fornace senza l'Aia e ribadisco il concetto ». Il nodo da sciogliere, dunque, non appare tanto il contenuto dell'Aia, ma il valore stesso che le parti in gioco gli attribuiscono: da una parte la Regione ritiene che l'impianto non possa entrare in funzione senza l'ok del ministero e dall'altra Sorgenia sostiene di aver le carte in regola per metterlo in moto comunque.
Un braccio di ferro che va nella direzione opposta all'incontro tenutosi lunedì scorso nella sede della Confindustria di Foggia dov'erano presenti Losappio e Massimo Orlandi, amministratore delegato di Sorgenia. In quell'occasione, infatti, è stato presentato il progetto di un rigassificatore a Trinitapoli, a fronte di un unico impianto del genere previsto dal Pear, il piano energetico regionale e Orlandi e Losappio sono sembrati sulla stessa lunghezza d'onda. Nel frattempo, a Modugno continua la protesta del comitato Proambiente, di altre associazioni ambientaliste e dei Verdi che contestano la centrale a turbogas e chiedono che non venga messa in azione.
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