Ostillio: «Rigassificatore? Meglio i lidi»
BARI — «In quel luogo vedrei più un porto turistico che un impianto così nefasto per l'economia turistica di Margherita di Savoia». E' quanto ha detto ieri mattina Massimo Ostillio, assessore regionale al Turismo, ad alcuni imprenditori che lo hanno incontrato per discutere del progetto del rigassificatore che Sorgenia vorrebbe realizzare a Trinitapoli, facendo arrivare il gas su un molo off-shore nelle acque di Margherita.
In questo modo l'assessore regionale è arrivato a dare man forte agli operatori turistici e, in particolare agli oltre 70 balneari di Margherita di Savoia, che già avevano espresso le loro preoccupazioni in merito, dal momento che l'impianto sorgerebbe nelle immediate vicinanze della zona umida di rilevanza internazionale, del parco del fiume Ofanto e in aperto contrasto con l'economia turistico-balneare dell'intero golfo di Manfredonia.
Secondo gli imprenditori della Città delle Saline, il rigassificatore rischia infatti di pregiudicare l'immagine di un territorio vocato allo sviluppo turistico. Ma quello che più preoccupa a loro dire - sono le possibili conseguenze in materia di sicurezza, inquinamento marino per il traffico delle navi adibite al trasporto del gas, nonché la deturpazione del paesaggio legata alla realizzazione di una piattaforma marina per l'attracco delle navi che portano il gas.
L'impianto che Sorgenia spa intende realizzare a Trinitapoli, ma con piattaforma di scarico collocata a quattro chilometri dalla costa diMargherita, avrà una capacità di 8-12 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Sarà - secondo quanto dichiarato da Sorgenia in occasione della presentazione a Foggia - un impianto superiore all'unico attualmente esistente in Italia, a Panigaglia in Liguria. L'approvvigionamento dell'impianto richiede circa 120-150 navi metaniere all'anno con una media di una nave ogni 2-3 giorni. Il progetto sembra invece aver trovato l'apprezzamento di un po' tutti a Trinitapoli, a cominciare dall'amministrazione comunale.
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