Ferriera, partite le analisi su 79 servolani
Torna in primo piano la Ferriera. Questa volta i protagonisti sono 79 residenti di Servola (45 uomini e 34 donne con un’età media di 58 anni) prescelti dall'Azienda sanitaria per alcuni esami su urine e sangue programmati tra ieri e stamattina all'Ospedale Maggiore, con l’obiettivo di verificare la presenza nell'organismo di eventuali sostanze inquinanti. Si tratta di una serie di analisi gratuite su un campione di residenti, firmatari l'anno scorso di una specifica petizione che chiedeva di verificare la presenza negli organismi umani di metaboliti e di altri inquinanti ambientali come benzopirene e metalli pesanti, per sapere dunque quali siano gli effetti delle emissioni della Ferriera.
Quaranta i residenti di Servola in fila già ieri mattina per le prime analisi con in mano una provetta d'urina già raccolta, pronti per effettuare le analisi del sangue e ottenere un risultato che molti temono di conoscere già. E tra di loro si è tornati a discutere sulla Ferriera e della sua eventuale nocività, con la determinazione di chi reclama da anni salute ed una vita migliore.
Al momento a preoccupare le persone che si sono sottoposte alle analisi sembra siano soprattutto i tempi d'attesa, anche se alcuni non nascondono la soddisfazione per l'avvio dell'iter che dovrebbe accertare la presenza di sostanze inquinanti ambientali nel loro quartiere.
«Sulla questione Ferriera il dibattito sta durando da anni - nota la signora Maura, mentre aspetta pazientemente il turno in fila - la fabbrica infatti è situata a ridosso del quartiere di Servola e i suoi residenti da anni denunciano l’altissimo livello d’inquinamento a cui sono sottoposti. Il mio caso fa riflettere», aggiunge: «Anche se mi piace pensare di avere condotto sempre una vita sana, alla fine mi chiedo a che cosa è servito visto che ho continuamente dei problemi, a partire dalle frequenti bronchiti».
«Per me – aggiunge Sergio - sarà una prova di quello che si sa già perché ho fatto già varie analisi in privato e i risultati sono arrivati». Per il giovane adesso ci vuole solo pazienza per ricevere una «conferma di quello che già sappiamo».
«Sono scettico e la vedo dura – interviene Fabio - perché la situazione sembra semplicemente senza via di scampo, una lotta dei piccoli contro un intero sistema potente». «Secondo me moltissimi servolani hanno patologie asmatiche, tosse, allergie alla pelle dovute all’area malsana che respirano» esordisce una giovane infermiera di passaggio nel centro prelievi dell'Ospedale Maggiore, che confessa di vivere anche lei nel quartiere di Servola, «nel quale la convivenza con la Ferriera è un incubo.
Non c'è tanto da star allegri - aggiunge – e lo vedremo a fine marzo anche dall'esito dei controlli sanitari cui sono stati sottoposti anche gli operai dell'azienda siderurgica alla fine del 2007».
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