Gli ambientalisti "del fare" incontrano i NO TAV
Un signore che fa il "responsabile nazionale ambiente" di un partito se l'è presa a morte con dei cittadini che "avrebbero impedito" lo svolgersi di una manifestazione elettorale. «Episodio gravissimo... prepotenza e arroganza di una minoranza antidemocratica... sequestro di diritti civili e politici...». Il luogo è una valle che da 10 anni si batte contro un progetto di "sviluppo" sostenuto da quel partito e dai suoi più influenti rappresentanti (sindaco del capoluogo, presidenti di provincia e regione). Gli stessi che sarebbero intervenuti l'altra sera e che di solito trattano i "valligiani" allergici alla grande opera da retrogradi, manipolati ecc. I valligiani avevano preparato una simpatica accoglienza: un presepe per l'arrivo dei "3 Re Ma(n)gi".
Scherzoso e provocatorio. Insieme a loro qualche migliaio di cittadini, come sempre succede in quella valle quando c'è da discutere e da mobilitarsi. Volevano entrare e confrontarsi con chi gli dice cosa devono fare del loro territorio, ma non hanno potuto. Gli hanno detto che non erano graditi. Sono rimasti fuori. In attesa dei politici. Potevano risentirsi loro, si è risentito il nostro signore e tutto il partito. Ma doveva saperlo, visto che fino a poco tempo fa presiedeva un'associazione ambientalista e veniva in Valle alle manifestazioni e diceva chiaro e forte che l'opera era inutile, intempestiva, una porcata.
Ora ha cambiato idea, succede. Eppure la democrazia non è proprio partecipazione, ascolto, confronto. Il suo sale non sono i cittadini che si interessano ai destini della loro terra, dei loro figli? Quando era nella società civile il signore così ci spiegava. Un tempo si diceva avere "la faccia come...". Oggi si dice "come un democratico".
Ps: l'uomo è Roberto Della Seta, il partito è il Pd, la Valle è quella di Susa, la protesta è No Tav, l'associazione era Legambiente.
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