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Due rigassificatori verso la Via

Venerdì valutazione ambientale per Gioia e Porto Empedocle. Via libera ambientale ai rigassificatori di Porto Empedocle e Gioia Tauro
9 aprile 2008
Fonte: Il Sole 24 Ore

- Lunedì le sottocommissioni che istruiscono la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) hanno dato un primo parere positivo ai due progetti, in attesa della decisione formale che sarà data venerdì dalla seduta plenaria della commissione Via del ministero dell'Ambiente.

All'ordine del giorno per la "plenaria" di venerdì (una data politicamente molto sensibile, vista la vicinanza delle elezioni) ci sarebbero solamente questi due progetti, dopo una prima parte di una dozzina di altri progetti già sbloccati un paio di settimane fa, tra i quali la superstrada Maglie-Santa Maria di Leuca in Puglia (seguita dal commissario Giuseppe Vatinno) e gli impianti per il trattamento dei rifiuti atomici nel polo nucleare di Saluggia (Vercelli).

Il ministro Alfonso Pecoraio Scanio è candidato per la Camera in Puglia con la Sinistra Arcobaleno, e la decisione finale della commissione Via sui due impianti di rigassificazione (che sia una decisione positiva o negativa) potrebbe avere conseguenze sul voto dei pugliesi.

Il rigassificatore di Porto Empedocle (Agrigento) dovrebbe sorgere su un lato della rada e a margine della rugginosa e semiabbandonata zona industriale, in un terreno strappato decenni fa dal mare, nascosto dalla vicina zona archeologica della Valle dei Tempi. L'investimento previsto dall'Enel è di 600 milioni per un impianto capace di riportare il metano liquefatto allo stato gassoso, pari a 8 miliardi di metri cubi di gas. Il metano verrebbe in parte dalla Nigeria (per il vecchio contratto Enel che in origine era legato al rigassificatore di Montalto di Castro, mai realizzato). La costruzione impiegherà 42 mesi di lavoro.

Il progetto di Gioia Tauro (Reggio Calabria) era stato proposto dall'imprenditore mantovano Aldo Belleli (lo stesso che aveva avviato il progetto per il rigassificatore di Livorno dell'Endesa-Eon) e un anno fa è stato rilevato congiuntamente al 51% per 2,2 milioni da Sorgenia (Cir) e Iride (la fusione di Aem Torino e Amga Genova) in quote paritetiche. L'impianto ha la capacità teorica di rigassificare 12 miliardi di metri cubi di metano, di cui otto condivise tra Sorgenia e Iride.

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